Colpi di pistola esplosi nel cuore della movida brindisina e per giunta di sabato sera (quando quei luoghi sono affollati da migliaia di ragazzi), una rapina a mano armata portata a termine nel centro commerciale e davanti a tanta gente. Sono soltanto gli ultimi due episodi verificatisi nel capoluogo brindisino e che forniscono la misura dello stato in cui versa la sicurezza pubblica in questo territorio. L’assalto della criminalità organizzata non è più limitato al solo periodo natalizio (come purtroppo si verifica da decenni), ma si sta allargando a macchia d’olio. Fortunatamente la risposta delle forze dell’ordine è immediata e gli autori di questi episodi così violenti spesso vengono assicurati alla giustizia (così come per il ferimento di sabato e l’odierna rapina). Ma è evidente che non basta. Dobbiamo fare di più, ognuno per il ruolo che svolge e sulla base delle proprie competenze. La cronaca ci restituisce un quadro estremamente allarmante, con la conferma che bande di malviventi dispongono di autentici arsenali di armi, a tal punto da poterne fare uso per attentati e rapine. All’impiego di uomini e mezzi per presidiare i luoghi più a rischio va necessariamente aggiunto un più intenso lavoro investigativo per tracciare una mappa più dettagliata della criminalità brindisina e quindi per intervenire preventivamente. L’arresto degli autori di una rapina fornisce un segnale importante ai cittadini, ma non restituisce tranquillità a chi oggi comincia ad avere paura anche di andare a fare acquisti in un centro commerciale. Mi auguro che il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato per domani, non si limiti ad una semplice presa d’atto di quanto sta avvenendo, ma serva a mettere in campo azioni più incisive.
On. Mauro D’Attis (Forza Italia)