Pochi giorni fa è comparso sulla pagina di un noto social del sindaco Riccardo Rossi un sondaggio per chiedere ai cittadini se fossero o meno d’accordo riguardo all’ordinanza dirigenziale che prevede la chiusura serale di corso Garibaldi da maggio a settembre, questo probabilmente allo scopo di mettere a tacere le numerose polemiche sia dei comuni avventori che dalle associazioni dei commercianti.
Riteniamo la scelta del sindaco una operazione grottesca quanto superficiale perché è assurdo ridurre il caso apertura/chiusura corsi ad un sondaggio come se l’essere a favore o contro la sua decisione fosse solo una questione di opinione se non di capriccio da parte di alcuni da chiudere in fretta su di una pagina social per giunta in buona parte seguita dai suoi sostenitori.
Ridurre la questione su questo argomento significa non saper o non voler affrontare il vero problema di fondo, tant’è vero che il giorno dopo le proteste dei commercianti questi hanno lamentato la totale assenza dei rappresentanti dell’Amministrazione per l’apertura di un confronto.
Il Movimento +39 è da sempre convinto che la decisione di chiudere o meno al traffico parte dei corsi non può essere considerata un fatto separato da (una volta per tutte) responsabile volontà di ripensare ad un piano di riorganizzazione del traffico di tutto il centro cittadino, in funzione di uno studio da parte dell’Amministrazione sulla vocazione economica e turistica della città. Un’amministrazione che si rispetti deve far partire il proprio ragionamento dalla riqualificazione economica della città, puntando il più possibile sulla realizzazione della piena occupazione di tutti i settori produttivi realmente e potenzialmente presenti sul territorio e da qui pianificare un progetto a lungo termine di riqualificazione di luoghi di interesse storico e monumentale e di recupero di aree meno sviluppate economicamente, favorendo il recupero e l’utilizzo da parte di privati di strutture ed edifici da riqualificare con una destinazione d’uso commerciale e/o artigianale a cui si unisca una incentivazione fiscale per le nuove attività e un riassetto del traffico in modo tale da recuperare strade che fanno parte di quello che costituisce il vero centro storico (che evidentemente non coincide con i corsi), e renderle grazie allo sviluppo di esercizi pubblici e commerciali, fruibili al passeggio. Ciò significherebbe non solo una rivalutazione di stradine del centro spesso dimenticate ed in preda ad degrado perché poco illuminate ed oggetto di deposito di rifiuti e di bivacco, ma anche maggiori introiti nelle casse del Comune in termini di tributi comunali quali la TOSAP, favorendo il prolungamento delle attività verso l’esterno in particolar modo di esercizi pubblici attraverso l’installazione di strutture dehors che certamente contribuirebbero al miglioramento del decoro urbano.
Per realizzare quindi una rivoluzione in termini economici è necessario ed urgente progettare un nuovo piano del traffico del centro storico, predisponendo più aree pedonali e/o ZTL e dando così la possibilità in particolare ai giovani di investire in nuove attività rendendo finalmente possibile ai cittadini e ai turisti vivere ad ogni ora del giorno la bellezza della città all’esterno ma anche all’interno dei locali in ogni stagione dell’anno.
È necessario pensare alla creazione di nuove aree parcheggio a sosta lunga e di trasformare le aree sui corsi a sosta breve in modo da garantire un ricambio di vetture e consentire a tutti di poter visitare i negozi per gli acquisti. Risulta infine necessario preservare il basolato dei corsi con una segnaletica che vieti il transito di mezzi pesanti, in attesa di radicali interventi di ripristino.
Dr.ssa Loredana Siccardi
Dirigente del Movimento +39