Laboratorio XYZ per Santu Vitu Mia Reloaded, la fase decisiva del processo

Dal 26 agosto al 1 settembre, a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, si terrà una nuova edizione di XYZ, il laboratorio di ricerca e co-progettazione — itinerante — sviluppato in questi anni da La Scuola Open Source di Bari. In questi giorni, sessanta partecipanti provenienti da tutta Italia lavoreranno insieme a esperti di vari settori ad un processo di rigenerazione urbana di dieci immobili individuati dall’amministrazione comunale. Questi spazi, ora in disuso, tornano cosí a disposizione della cittadinanza tramite un processo collaborativo iniziato due anni fa. In una prima fase, iniziata nel 2017, un’assemblea di cittadini ha portato alla redazione di un Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana, basato su dieci obiettivi tematici. Grazie a questo lavoro, il Comune ha potuto partecipare a bandi, entrando cosí nella fase di rigenerazione vera e propria. Questa fase attualmente coordinata dalla Coop Qualcosa di Diverso attiva all’interno del Laboratorio Urbano exFadda, si propone di definire destinazioni d’uso, strumenti e modelli di governance del patrimonio immobiliare pubblico a disposizione, e di redigere un regolamento dei beni comuni della città. L’intero percorso è stato promosso dall’assessorato ai lavori pubblici e all’urbanistica del comune di San Vito. XYZ è un laboratorio gratuito di ricerca e co-progettazione che opera sincronicamente su “tre assi” per definire uno spazio delle possibilità:

X — Comunicazione: si occuperà di progettare una campagna per permettere ai cittadini di conoscere ogni aspetto del processo e valutare i risultati;

Y — Strumenti: volto alla sviluppo di un sistema di preferenze che permetta ai cittadini di esprimersi in merito alle destinazioni d’uso degli immobili, ai modelli di governance e al regolamento dei beni comuni;

Z — Processi: definirà le possibili destinazioni d’uso, i modelli di governance specifici degli spazi, elaborando il regolamento dei beni comuni.

XYZ è quindi un misto tra un programma di residenza e accelerazione e un laboratorio di coprogettazione dal basso, che giunto alla sua quinta edizione affronta temi complessi come quello dei Beni Comuni e dello spopolamento delle città (sopratutto nelle aree interne e nel Meridione). Ad accompagnare i partecipanti nei vari filoni di ricerca ci saranno attivisti degli spazi MACAO di Milano e Ex-Asilo Filangeri di Napoli, oltre a docenti provenienti da varie realtà, come Puria Nafisi, coinvolto in DECODE, progetto europeo coordinato da Francesca Bria finalizzato a trovare strategie di riappropriazione del valore prodotto dalle tecnologie dell’informazione ed escogitare strategie utili a invertire il flusso estrattivo delle piattaforme digitali, costruendo invece strumenti utili alla collettività. A fine luglio, a Cerreto Sannita (BN) si è tenuta la precedente edizione di XYZ, allo scopo di progettare la conversione dell’ex Convento delle Clarisse in un centro di produzione culturale indipendente chiamato “Convento Meridiano”. Già in questa occasione, cosí come sarà per San Vito, il lavoro dei partecipanti al laboratorio è stato svolto a profondo contatto con la cittadinanza, trovando forme di dialogo tra studenti e lavoratori che operano in ambiti diversi (cultura, spettacolo, informatica, accademia…) e popolazione locale, affacciandosi alla sfida di costruire in maniera condivisa processi di trasformazione civica, sociale e culturale. XYZ è curato e organizzato da La Scuola Open Source, che ha sede presso L’Officina degli Esordi di Bari. Si tratta di un esperimento che vale la pena seguire per quello che sta generando, orientando — secondo una precisa idea di bene comune — e accelerando i processi di trasformazione sociale, attraverso la produzione culturale.

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