La politica questa volta deve urlare, scendere in piazza, protestare, coinvolgendo la città i cittadini. Questi amministratori incapaci, falsi, ipocriti sempre pronti ad inventare panzanate e a non risolvere nulla .
Prigionieri di un apparato burocratico autoreferenziato e che di fatto detta i tempi dell’amministrazione e del Comune di Brindisi. Fatte le debite eccezioni.
Prigionieri del loro essere di sinistra radical chic, fuori dal mondo , dalla realtà di Brindisi, salottieri del nulla , privi di idee e di iniziative ad eccezione di quelle festaiole e di falsa cultura.
Spendaccioni per il nulla, per l’effimero.
Spaccati al loro interno, con interi partiti cancellati dalla rappresentatività comunale vedi “Liberi ed Uguali, ed il movimento Ora Tocca a noi ridotto da due ad un consigliere Comunale , che non parla più e doveva essere la novità vera di questi cinque anni. Un Partito Democratico che parla più linguaggi , con tante anime ognuna portatrice di propri interessi personali, senza un disegno strategico e senza nessun obiettivo per la città , tante chiacchere e pochi fatti e tanti incontri anche trasversali, per il nulla.
Brindisi Bene Comune che più che un movimento sembra La guardia Svizzera a difesa del “Papa – Riccardo Rossi il quale a ragione sempre a prescindere dagli errori , in un clima perenne di gita fuori porta.
In questo humus nasce l’incapacità di amministrare una città, di trovare soluzioni per risolvere i tanti problemi del territorio.
La strategia oramai logora e vecchia è stata quella di attribuire alle passate amministrazioni lo stato attuale, per nascondere le proprie incapacità a risolvere con i loro programmi i loro uomini, dopo più di un anno di gestione, i problemi della città, sperando che tutti i cittadini siano degli imbecilli e continuino a dare il loro voto e il loro consenso.
Ora però stanno esagerando hanno rotto tutti gli argini del vivere civile , la loro azione potrà produrre danni inimmaginabili su alcuni comparti della pubblica Amministrazione , il lanciare l’allarme di uno squilibrio di bilancio per più di un milione di euro , prevedendo tagli ai servizi sociali , comparto importantissimo per una città come Brindisi, alla scuola e all’università creerà tante tensioni sociali difficili da gestire.
Il dramma di questa situazione nasce da relazioni tecniche , fatte da tecnici per i quali due + due è sempre uguale a quattro, la politica è l’arte della mediazione e l’arte di suggerire e trovare soluzioni con atti di indirizzo, insomma non sono i tecnici a governare ma la politica e gli eletti.
Se la politica non c’è i tecnici diventano i padroni del vapore , stabiliscono i come e i quando , facendo scivolare il ruolo della politica a quello di parvenu o peggio a quello di accattoni pronti a chiedere l’elemosina.
Nessuno tocchi Caino in questa città martoriata, povera dove l’assistenza è indispensabile soprattutto fatta di qualità. Nessuno tocchi l’integrazione scolastica , i bambini diversamente abili , gli operatori , nessuno tocchi gli anziani e tutti gli operatori . NON TOCCATE I SERVIZI SOCIALI , fiore all’occhiello dell’intera Regione Puglia.
Spiegate piuttosto come sperperate i soldi facendo 4 assunzioni( con costi superiori a 100.000,00 euro) in un servizio quello degli asili comunali che ad oggi è intereramente gestito dai privati , attraverso un bando pubblico, dove quelle assunzioni non servono a nulla se non , forse ad accontentare qualche politico di turno o qualche sindacalista, appesantendo il bilancio comunale.
A cosa serve lo stanziamento delle manutenzioni degli immobili comunali per un importo di trecento mila euro oltre tutti gli altri importi per altri 400 mila euro, quando il comune deve vendere gli immobili per rinnovare il suo patrimonio , o meglio quelle somme possono essere dimezzate, tanto alle case oramai vecchie che andrebbero rifatte non serve sostituire solo i bagni ma andrebbero fatti lavori radicali , la paura è che nell’ordinario si possa annidare uno sperpero.
Se seguite i consigli abbiamo già recuperato 450 mila euro.
Ripristinate i ticket sugli impianti sportivi facendo pagare a pieno chi sugli impianti fa mercinomio e si fa pagare dai bambini dalle famiglie per fare sport, agevolando invece chi fa sport a livello amatoriare e senza scopo di lucro , recupererete tanti altri euro in un ottica di risparmio e giustizia sociale.
Forse siamo a 650 mila euro , non male vero!!!!!
Tagliate gli eventi , le feste e le festiciuole, e le cose che in altri comuni non costano niente o pochi euro e che qui magari costano dai 17 mila ai 20 mila euro. Fate calendari applicando lo spending review.
Arriviamo ad un 1.000.000,00 di euro visto basta fare scelte e fare politica .
Riducete all’osso gli incentivi ai Dirigenti con una sana e corretta contrattazione e vi rimarranno almeno 300.000,00 mila euro.
Potremmo suggerirvi tantissime altre cose nella gestione non solo delle uscite ma anche per aumentare le entrate , ma voi siete sordi ed arroganti , la speranza è che riusciate ad essere consapevoli del ruolo importante che ricoprite nell’interesse della città.
Idea per Brindisi (Claudio NICCOLI)
Capogruppo Idea per Brindisi (Luciano Loiacono)