BRINDISI – “Amianto nella centrale Enel di Cerano”. Lo afferma, in una nota, il vice segretario Generale Cisal Brindisi Angelo Petraroli.
“E’ oramai certo: all’interno della Centrale Federico II° e fin dai tempi della sua nascita – si legge nella nota – c’è una diffusa presenza di amianto nelle diverse componenti e parti d’Impianto della Centrale, ivi comprese quelle situate nelle strutture Enel periferiche situate nella zona Industriale di Brindisi e limitrofe alla vecchia centrale di Br Nord. Tutto ciò è comprovato da innumerevoli documentazioni che sono al vaglio dei lavoratori per la procedura relativa all’ottenimento del riconoscimento dei benefici legati all’esposizione alle fibre di amianto. Di contro, si registra un comportamento scorretto dell’azienda elettrica che da anni ha sempre disconosciuto e celato tali fatti, giungendo finanche alla non menzione sui curriculum rilasciati ai lavoratori. Ovviamente, tale aspetto è altamente grave poiché vuol dire che i lavoratori Enel e dell’indotto hanno operato in assenza degli accorgimenti previsti dalle specifiche normative mettendo a rischio la propria salute, sicurezza ed incolumità. Di fronte a tale condizione diventa significativa e non più rinviabile una valutazione relativa alla presentazione di un Esposto/Denuncia presso gli organi competenti al fine di verificare le eventuali responsabilità civili e penali rispetto alle questioni sopra sintetizzate. A breve pertanto, produrremo quanto necessario in tal senso, avendo cura di coinvolgere gli organi di stampa,cui fin d’adesso, chiediamo il più ampio coinvolgimento possibile”.