Come direbbero i giornalisti, la polemica non accenna a placarsi. Mi spiace, infatti, dover tornare di nuovo sull’argomento multe annullate, ma non posso fare diversamente dopo l’intervento dell’assessore Mauro Masiello, in qualità di titolare delle deleghe al Contenzioso e alla Trasparenza e legalità.
Mi sia consentita una premessa: Masiello è un avvocato, un collega che conosco da anni, un professionista che ho sempre stimato. Ma in qualità di componente della Giunta, mi sarei aspettata che lo stesso prendesse atto del richiamo del collegio dei Revisori dei Conti, trattandosi di organismo di controllo nell’interesse stesso del Comune e, di conseguenza, dei cittadini.
Sono costretta, invece, a prendere atto di altro, di dichiarazioni in cui, probabilmente, neppure lui crede (perchè altrimenti avrebbe impugnato la relazione dei revisori che, invece, rimane così confermata) se smentiscono i fatti. E i fatti raccontano di una serie di recenti sentenze del giudice di pace di Brindisi, in accoglimento di ricorsi presentati dopo multe per violazione al Codice della Strada. Non si contano più gli annullamenti delle sanzioni comminate dagli agenti della polizia locale, con annessa condanna per il Comune, al pagamento delle spese legali, oltre agli interessi.
Ricordo i casi più eclatanti, riportati dalla stampa,come quello di un ristoratore della zona delle Sciabiche multato niente di meno che 83 volte in due mesi, sempre per ragioni connesse al suo lavoro: il giudice di pace ha annullato tutte le sanzioni evidenziando che era stato il Comune ad aver violato il Codice della Strada, poiché era stato accertato che i cartelli stradali erano troppo piccoli, per cui non potevano essere visti. E non era la prima volta. Un paradosso, a mio avviso. Altro che battage pubblicitario come dice l’assessore Masiello.
Veramente mi sembra strano che il collega non riesca a comprendere come la circostanza che il contenzioso accolto sia pari al 2% (se pure vero, ma non credo) delle sanzioni elevate non significa nulla: il problema è molto più grave. Vediamo se riesco ad essere chiara prendendo ad esempio le multe per soste senza titolo in Via Lanzellotti (dove c’è il Tribunale) dove, con sentenze ormai conformi da oltre un anno e mezzo il Giudice annulla le sanzioni elevate. Ora, quante delle persone multate avranno proposto ricorso? Una percentuale sicuramente minima, perchè spesso, si preferisce pagare la sanzione in fretta, pari a meno di venti euro, che andare dall’avvocato e, magari, anticipare soldi per l’opposizione .
Pertanto, da tempo gli addetti ai lavori sono consapevoli che il Giudice considera illegittime le sanzioni comminate in quella zona ma si continua ad insistere ….. Perchè????? Non è comportamento prudente nè rispettoso dei cittadini.
Quindi, Mauro, proprio noi avvocati sappiamo che quel 2% non significa nulla perchè, se nel 98 % residuo c’è anche l’1 % di cittadini che non doveva pagare, allora non c’è da essere orgogliosi .
Questo è quello che ho detto in Consiglio e questo credo abbiano anche voluto dire i revisori: paghi chi deve pagare perchè è giusto, ma aumentare il contenzioso in cui si è soccombenti significa aumentare anche i casi in cui un cittadino viene ingiustamente multato ………….Se poi lo si fa dove i giudici ce lo dicono da oltre un anno, è cosa che non è tollerabile in uno Stato di diritto .
Peraltro, il Collegio dei revisori non avrebbe avuto motivo di intervenire, se veramente le dimensioni del contenzioso fossero quelle indicate dall’assessore, richiamando l’Amministrazione a prestare maggiore attenzione. Appello che, mi auguro, sia seguito senza ma e senza se, in aderenza a quei principi di legalità e trasparenza ai quali l’Amministrazione ha sempre dichiarato di ispirarsi ma che non deve essere solo declamata ma applicata.
Carmela Lo Martire
L’intervento della consigliera comunale,avv. Carmela Lo Martire, sull’argomento delle multe annullate dai Giudice di Pece, offre lo spunto, non volendo esprimere un complessivo giudizio sulla questione, che riviene dal presunto richiamo effettuato al riguardo dal Collegio dei Revisori.Premesso che resta responsabile personale chi commina la contravvenzione per sosta senza titolo(nulla poena sine titulo direbbero gli avvocati), le funzioni e compiti del Collegio dei Revisori sono specificatamente fissati dal regolamento di contabilità e dalle norme di cui agli artt. 237 e 239 del Tuel che richiamano, per esempio, l’obbligo dei verbali di riunione dell’Organo, i pareri obbligatori, le verifiche di cassa e non ultimo le segnalazioni per danni erariali conseguenti a debiti fuori bilancio. La consigliera Lo Martire forse avrebbe fatto bene a segnalare la questione al vertice amministrativo dell’Ente stante peraltro le funzioni che riveste di Presidente del Nucleo di Valutazione e quindi di titolare delle azioni nei confronti di dirigenti responsabili della rimozione o insediamento di segnali di c.d.s. che hanno conseguito il relativo contenzioso, nonchè di responsabile del settore legale del Comune.
Brindisi, 20/10/2019 Franco Leoci