BRINDISI – Enel Brindisi 100-72 Pasta Reggia Caserta. E’ un risultato che parla da sé.
Non è solo Brindisi contro Caserta. Ma è una partita dal significato ad ampio raggio. E’ uno scontro tra due tifoserie, calde e rivali. E’ una partita che, in ottica playoff, significa tanto per l’una e per l’altra. E’ il derby del sud per eccellenza. Tutto questo è Brindisi-Caserta. E ne è uscita vincitrice la squadra pugliese.
In un PalaPentassuglia sold-out, Brindisi ha firmato la sua miglior prestazione, surclassando i casertani e raggiungendoli in classifica. Sacchetti deve fare i conti con la panchina corta, dato che Joseph e Donzelli sono ancora out e ne avranno per circa due mesi altri, ma può contare su un Mesicek in più. Pronti, via e Brindisi fa capire subito quale sarà l’andazzo della partita. Due triple a testa di Moore e Goss fanno fare la voce grossa a Brindisi e spaventano Caserta. Una Caserta impaurita tenta una timida reazione ma nulla può contro una compatta e corale Enel. Finalmente si vede il bel gioco che Sacchetti voleva a tutti i costi ad inizio campionato: tutti i giocatori a segno ed un giro palla veloce. Nei primi tre periodi di gioco, è Carter contro Caserta. Il giocatore è un atleta ritrovato a tutti gli effetti e non fa più notizia. La notizia vera è che, invece, M’Baye ha latitato per circa 30’, per poi uscire sul finale e siglare i ‘soliti’ 20 punti. Ottimo l’esordio del giovane talento sloveno Blaz Mesicek, autore di 10 punti, tra cui due splendide triple. Se bisogna cercare il pelo nell’uovo, è sembrato un tantino irruento. Infatti, dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo, è già a quota tre falli personali. Il migliore del match è ancora lui: Durand Scott, con 21 punti. A seguire, Carter e M’Baye con 20.
Questa è una vittoria che fa morale e, soprattutto, classifica. Ora l’Enel ha agganciato la Pasta Reggia e può davvero guardare con ottimismo ai playoff. Dal canto suo, Caserta non è scesa quasi mai in campo, subendo gli arrembaggi biancazzurri. Una prestazione deludente, fa tornare i campani a casa con la coda tra le gambe.
“C’è poco da dire quando giochi così bene – ha detto Sacchetti, al termina della gara – siamo scesi in campo con lo spirito giusto. Magari, la difesa è ancora da rivedere, perché non siamo ancora quelli che dovremmo essere: concediamo ancora un po’”.
Foto di Gianni EVANGELISTA
Tommaso Lamarina Redazione |