Alla T.I. Fluid Systems di Brindisi, la UILM tiene assemblea sindacale unilaterale con interventi che ipotizzano licenziamenti lavoratori in staff leasing per non attivare cassa integrazione

La linea politico-sindacale della FIOM di Brindisi, si basa sull’unità di tutti i lavoratori e sulla difesa dei lavoratori precari e dei più deboli in particolare. L’unità dei lavoratori è alla base di tutte le conquiste sindacali sul piano contrattuale-normativo, sulla crescita occupazionale, per scongiurare la perdita di posti di lavoro. L’attivazione della cassa integrazione cautelativa, di 13 settimane in T.I. FLUID SYSTEMS, è stata firmata il 16 gennaio 2020 da tutte le sigle sindacali in CONFINDUSTRIA compresa la RSU e la segreteria provinciale della UILM . Cassa integrazione determinata dal calo di commesse dovuto a problemi qualitativi con FMA e dal sequestro di un’area disposta dalla magistratura alla SEVEL di ATESSA (CHIETI), a causa di un gravissimo infortunio mortale di un giovane manutentore dell’indotto. Luttuoso evento che ha bloccato la produzione di forniture alla T.I. FLUID SYSTEMS. Si tratta di un avvio di cassa integrazione cautelativa imprevista, che cesserà con la ripresa delle forniture ad FMA, e con il dissequestro che la magistratura disporrà, solo dopo le doverose indagini per l’accertamento delle responsabilità.

In T.I. FLUID SYSTEMS otto (8) lavoratori in somministrazione sono stati stabilizzati con contratto indeterminato sfaff leasing, dopo il loro licenziamento per effetto del DECRETO DIGNITA’. Grazie ad un importante accordo di secondo livello che prevede la stabilizzazione dei precari storici (alcuni dei quali con oltre 10 anni di somministrazione) aumenti retributivi che raggiungeranno progressivamente nel triennio circa duemila (2.000) euro annui, investimenti innovativi nel parco macchine e nella salute e sicurezza, passaporto formativo di ogni dipendente ed infine aumenti occupazionali. Accordo di secondo livello sottoscritto da FIOM-CGIL e FIM-CISL ma non dalla UILM. Premesso che la FIOM-CGIL lotta a favore della uguaglianza dei lavoratori, condizione necessaria per ottenere risultati positivi in qualsiasi trattativa sindacale. Mai avremmo immaginato che una sigla confederale si organizza da sola una assemblea con il risultato di scatenare una guerra tra poveri, Una guerra tra lavoratori dipendenti ed ex lavoratori precari in fase di stabilizzazione. Una guerra in cui qualcuno si è spinto a dire, come già si era sentito in Confindustria, che piuttosto di attivare la Cassa Integrazione cautelativa sarebbe stato meglio licenziare gli ex precari, definiti un polmone da svuotare nei momenti di crisi produttiva.
Fomentare la guerra tra lavoratori con una parte che chiede il licenziamento di altri lavoratori è una condotta antisindacale gravissima, lesiva della dignità umana di ogni lavoratore, anzi è la negazione dell’ A B C del sindacalismo. Basta con la guerra tra poveri, tutti i lavoratori hanno famiglia, tutti i lavoratori hanno diritto al contratto, alla uguaglianza di trattamento se non vogliamo che la guerra tra POVERI alla fine la VINCONO come sempre i RICCHI.

RSU FIOM-CGIL T.I. FLUID SYSTEMS Brindisi SEGRETERIA TERRITORIALE FIOM-CGIL

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