Assistiamo all’ennesimo caso di aggressione a medici ed operatori sanitari.
Il fatto si è svolto pochi giorni fa presso l’ospedale Perrino di Brindisi, dove un’equipe in sala operatoria è stata interrotta da familiari di un paziente che avevano prima strattonato un medico di guardia in reparto e poi preteso la presenza del primario che stava operando fermando così l’intervento in corso.
Secondo i dati Inail, confermati dal ministero della Salute, più di un terzo (più di 1200 casi) dei 4000 infortuni riferibili a violenza sui luoghi di lavoro riguardano gli operatori della sanità.
Le cause che portano a questa aggressività fisica possono essere imputate alle lunghe attese per le visite, alle difficoltà a reperire un posto letto, alla preoccupazione per la salute di un congiunto che non viene prontamente visitato e ai disservizi derivanti spesso dal personale ridotto, senza giustificare però l’atto.
Fratelli D’italia si è già occupata di questo “Fenomeno” in parlamento grazie anche alla collaborazione dell’On. Marcello Gemmato ed oggi se ne occupa anche il gruppo consigliare Regionale con una mozione presentata che impegna la Giunta regionale ad emanare specifiche direttive ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie pubbliche e private accreditate, affinché nell’ambito della normativa sulla sicurezza del lavoro venga valutato il rischio da aggressioni con misure preventive e di collaborazione con le Forze dell’Ordine
L’ Articolo 32 della Costituzione stabilisce che : La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…
Allo stesso tempo deve essere tutelato il lavoro e la salute di Medici ed operatori sanitari.
Maria Teresa Carluccio
Fdi Erchie