Care Colleghe, Cari Colleghi,
innanzi tutto ringrazio tutti Voi per essere intervenuti così numerosi alla nostra Assemblea annuale ed un grazie anche al “padrone di casa”, Aeroporti di Puglia S.p.A., che ha condiviso immediatamente la proposta di ospitare presso l’aeroporto del Salento la manifestazione di oggi.
Il delicato ruolo di Commissario,che mi è stato affidato, l’ho accettato con spirito di servizio in un momento difficile e per certi versi imprevedibile, caratterizzato dalla crisi pandemica.
Come a tutti noto (ma val la pena di ricordarlo) in precedenza vi era già una profonda crisi che aveva colpito i principali settori produttivi della provincia di Brindisi.
In particolare citiamo:
− il settore delle p.m.i. aeronautiche che aveva fatto registrare, per le imprese associate a Confindustria Brindisi, oltre che la cessazione definitiva delle proprie attività un notevole ricorso agli ammortizzatori sociali (CIG/O; CIG/S, contratti di solidarietà). Procedure che hanno interessato un numero di circa 700 lavoratori molti dei quali, ad esaurimento delle stesse, sono usciti dal mondo del lavoro.
A questi si andavano ad aggiungere circa 200 lavoratori a tempo determinato o in somministrazione i cui contratti, alla scadenza, non sono stati rinnovati.
− Il settore metalmeccanico ha visto anch’esso da parte delle aziende associate un rilevante utilizzo di ammortizzatori sociali (CIG/O; CIG/S, contratti di solidarietà) per un numero complessivo di circa 100 lavoratori.
− Il comparto edile, infine, può essere identificato come quello che ha più sofferto la crisi. Dal 2010, infatti, si registra un calo della massa salari Cassa Edile di circa 15 milioni di euro, un calo delle imprese attive di circa 100 unità, nonché un calo di addetti superiore al migliaio.
La provincia di Brindisi, inoltre, nel corso dell’ultimo anno, è stata direttamente interessata dalla difficile fase che attraversa lo stabilimento ex Ilva di Taranto e che ha visto coinvolti circa 1.500 lavoratori del brindisino – tra diretti e indiretti – oltre che una ventina di p.m.i. locali dell’indotto che si sono trovate nella necessità di attivare le procedure di accesso agli ammortizzatori sociali (200 lavoratori coinvolti).
Anche il processo di transizione energetica – di fatto già da tempo attivato – sta producendo, purtroppo, effetti molto pesanti sia sull’indotto delle manutenzioni ed installazione di impianti, che sulle attività portuali legate allo scarico e trasporto del carbone. Quest’ultimo aspetto è stato evidenziato da un documento sottoscritto dalla nostra Sezione Porto, Logistica e Trasporto, da OPS(Operatori Portuali Salentini) e da tutte le diverse Organizzazioni che svolgono attività inerenti il porto. Complessivamente sono a rischio dai 2.000 ai 3.000 lavoratori, per cui viene giustamente rivendicata una politica di rilancio del porto, che può rappresentare un vero e proprio volàno dello sviluppo dell’economia del territorio.
Più in generale la transizione energetica ci pone dinnanzi la sfida di utilizzare al meglio le risorse finanziarie che saranno disponibili a livello europeo ed avere una capacità progettuale condivisa con tutti gli attori del territorio. Per fare ciò sarà necessario che i progetti, una volta individuati, possano essere attuati con la massima tempestività, superando le vischiosità di carattere burocratico.
Abbiamo più volte condiviso con l’Autoritàdi Sistema Portuale le sollecitazioniaffinché fosse realizzato con la massima tempestività l’adeguamento o,meglio, il potenziamento infrastrutturale del porto, per non lasciarsi sfuggire -a vantaggio di porti concorrenti- diverse opportunità di mercato (sia come comparto crocieristico che delle merci). Purtroppo anche in questo caso stanno prevalendo le lentezze burocratiche, con il rischio di perdere ingenti finanziamenti già da tempo stanziati.
All’allarmante scenario economico appena descritto si è aggiunta la situazione drammatica causata daldiffondersi della pandemia mondiale da COVID-19 e le conseguenti misure – adottate dal Governo centrale e dalla Regione Puglia – per prevenire la trasmissione del contagio. A tal proposito, Confindustria Brindisi ha da subito costituito una task force per dare assistenza, sia alle imprese associate che a quelle non associate. In particolare, il supporto è stato fornito alle imprese dei settori più disparati, ai consulenti del lavoro, ai professionisti, anche al di fuori degli ordinari orari e giornate di lavoro, ed ha riguardato principalmente: il ricorso agli ammortizzatori sociali, l’applicazione delle misure di prevenzione e sicurezza previste dai protocolli sottoscritti a livello nazionale dalle parti sociali, le disposizioni in materia economico/fiscale emanate per lo stato di emergenza, i rapporti con la Prefettura per quanto riguarda la prosecuzione delle attività imprenditoriali durante la fase del c.d. “lockdown”, la partecipazione alla cabina di regia per l’emergenza COVID – 19 costituita presso la Prefettura di Brindisi.
La pandemia, oltre ad acuire le difficoltà in cui già versavano i principali settori economici del territorio, ne ha determinate di nuove: una per tutte quella del settore turistico.
A pochi giorni dal mio insediamento come Commissario è “esplosa” la questione VERSALIS, con due ordinanze del Sindaco di Brindisi che hanno di fatto bloccato l’intero stabilimento petrolchimico.Abbiamo dato all’azienda la massima collaborazione e supporto, non solo sul piano delle comunicazioni (evidenziando l’inopportunità di ordinanze adottate senza l’esito del lavoro dei tecnici dell’Arpa),ma soprattutto con lo sforzo profuso affinché si svolgesse al più presto la riunione in sede regionale,con il risultato dell’attivazione del tavolo tecnico e la contemporanea revoca delle ordinanze sindacali.
Un dato è certo, la chimica rappresenta per il nostro territorio, da oltre 60 anni, un asset di fondamentale importanza. La presenza su Brindisi di grandi impianti, appartenenti a primarie società multinazionali, continua ad essere garanzia di efficienza in termini produttivi, di sostenibilità ambientale e sicurezza sul lavoro. A tal proposito, è opportuno sottolineare che tali gruppi, negli ultimi anni hanno effettuato importanti investimenti soprattutto per migliorare le performances ambientali.
Va,inoltre, sottolineato che anche durante il periodo emergenziale – parallelamente ai servizi alle aziende – Confindustria Brindisi ha lavorato sugli obiettivi dello sviluppo e dell’attrazione di nuovi investimenti,attraverso la collaborazione con gli stakeholder e le istituzioni locali e nazionali. Stiamo fornendo ogni opportuna assistenza ad importanti progetti di possibili investimenti nel nostro territorio e ci auguriamo di poterne presto parlare ufficialmente, magari già in possesso delle autorizzazioni.
Con riferimento alle iniziative di sviluppo e alle opportunità legate alla transizione energetica, abbiamo concordato con la nostra associata Enel per l’8 e 9 luglio prossimi, presso la sede di Confindustria Brindisi,una serie di importanti incontri a livello istituzionale, sindacale econ il sistema delle imprese,attraverso l’attivazione di uno “sportello”, con possibilità di incontri One-to-One con i rappresentanti del Gruppo Enel.
Abbiamo, inoltre, il piacere di comunicare l’attivazione di un tavolo di lavoro finalizzato alla realizzazione e pubblicazione di un volume ENI/Confindustria Brindisi.Il testo, ottavo di una collana sulla normativa del lavoro, sarà presentato presso la sede centrale di ENI e Roma e rappresenterà una guida operativa per orientarsi nel complesso panorama dei contratti di lavoro.
A breve attiveremo un’indagine conoscitiva tra le aziende associate di maggiori dimensioni per avere un quadro aggiornato su valore della produzione, monte stipendi e salari, lavori affidati in appalto e investimenti già fatti, o in programma, per nuovi impianti o ammodernamento degli stessi. L’idea è quella di presentare tali dati nell’ambito di un convegno, alla presenza di rappresentanti del mondo politico/istituzionale/economico locali e nazionali, come già fatto – con notevole successo -nell’ottobre 2018 presso il Teatro VERDI DI BRINDISI.
Con la Facoltà di Ingegneria dell’Universitàdel Salento stiamo definendo una convenzione per la consulenza gratuita alle p.m.i. associate in materia di innovazione tecnologica, con particolare riferimento ai processi di digitalizzazione.
In collaborazione con l’Ordine dei Commercialisti della Provincia di Brindisi stiamo individuando, tra i Cofidi accreditati, quello con il quale addivenire ad una convenzione che possa garantire le migliori condizioni economico/finanziarie per le nostra imprese associate.
Nonostante la difficile fase economica non è stata tralasciata l’azione legata al marketing associativo. Nel corso dell’ultimo anno sono state associate 8 nuove aziende per un totale di 121 dipendenti. In particolare, dall’inizio della fase di commissariamento abbiamo iscritto 6 nuove aziende.
Molto positivo, inoltre, è il recente rinnovo del rapporto associativo con Aeroporti di Puglia che conta attualmente 350 dipendenti.
Infine, Vi comunico che il Collegio Speciale dei nostri Probiviri ha recentemente avviato il percorso per la nomina della Commissione di designazione (cosiddetti Saggi),tappa importante della procedura per la elezione del nuovo Presidente.
Vi ringrazio per l’attenzione e prego ciascuno di voi di considerarmi a disposizione per qualsiasi esigenza aziendale, anche concordando appositi incontri.
In conclusione, partendo dall’auspicio che vi sia una ripresa dell’economia a livello globale, le misure da adottare con la massima urgenza per sostenere e agevolare questa fase riguardano l’accesso al credito, lo sblocco delle infrastrutture, lo snellimento delle procedure. Ho già detto dell’importanza strategica della piena funzionalità e operatività del porto, ma anche l’Aeroporto del Salento ha un ruolo fondamentale nello sviluppo del territorio, per cui il suo completamento infrastrutturale e logistico è quanto mai importante.
Fondamentale diviene inoltre non disperdere il patrimonio rappresentato dalla Cittadella della Ricerca che potrebbe divenire il fulcro di una futura “Silicon Valley delle energie rinnovabili”. Per ottenere tale risultato, è necessario un ciclo di investimenti sia da parte dei grandi players presenti sul territorio che di altri gruppi. Ci fa piacere sottolineare – come accennato in precedenza -che stiamo registrando, in tale senso, manifestazioni di concreto interesse.
Il Commissario
Dott. Gabriele Menotti Lippolis