Basket: dalla Svezia a Brindisi per partecipare ad una cena – di Dario Recchia

Sono oltre 3.000 i chilometri che separano Stoccolma da Brindisi. Quelli appunto che il brindisino Francesco Mazzotta e la sua compagna svedese Kim Höglund hanno percorso per partecipare ad una cena. Quella di fine stagione organizzata dall’Associazione “Brindisi vola a canestro” che da oltre un lustro supporta la New Basket Brindisi sia economicamente che con la passione infinita dei propri associati. Molti dei quali vivono al nord Italia o, come nel caso di Francesco (ma non è il solo!), anche all’estero.

Armato di buona volontà e tanto coraggio ha preso la sua auto ed è partito alla volta della Puglia attraversando mezza Europa provando a coniugare la possibilità di riabbracciare i propri cari dopo un lungo inverno anche a causa del covid e partecipare alla cena dell’Associazione. Lui, come altri amici, sostengono da lontano il basket biancoazzurro e, durante la cena, è rimasto estasiato dall’entusiasmo che trasuda nonostante il difficile momento. “Dopo la laurea in ingegneria fisica al Politecnico di Milano – racconta Francesco – sono partito quasi per caso alla volta della Svezia. Lì ho conseguito un master in nanotecnologie e un dottorato in fisica. Ho creato una startup che crea software personalizzati per supportare i pazienti nelle loro cure e, quasi per caso, ho trovato anche l’amore”.Francesco, infatti, è sceso a Brindisi con la sua compagna Kim, manager in studi clinici internazionali, innamorata del nostro paese e che parla anche molto bene la nostra lingua. “Come ogni brindisino che si rispetta amo la pallacanestro e, in Svezia, mi diverto a giocare in quarta categoria. Grazie ad Eurosport finalmente non mi perdo più una partita dell’Happy Casa Brindisi trepidando come un pazzo sul divano di casa e urlando nei momenti concitati del match”. Una storia praticamente letta ed ascoltata tante volta dai tantissimi nostri concittadini che per lavoro sono lontani dalla nostra città. “Qualche volta – prosegue l’ingegnere brindisino – riesco a seguire dal vivo la nostra squadra magari durante il periodo natalizio o se sono dalle parti di Milano. Ho avuto comunque il privilegio di essere presente a Berlino nel bellissimo match di coppa contro l’Alba e, addirittura, nel nostro primo anno in Europa in una trasferta dell’Happy Casa Brindisi qui in Svezia”. In questi giorni Francesco e Kim termineranno le loro vacanze a Brindisi e, mestamente, faranno ritorno rigorosamente in auto, in Svezia. Con alcune tappe nelle località più belle dello stivale. “Sono in Svezia da 17 anni ma non posso fare a meno di notare che Brindisi ha delle potenzialità enormi. La cura, l’amore e la forza nello stare insieme della società di basket sono un valore aggiunto e la dimostrazione che ciò che non riesce in altre realtà qui è possibile. Soprattutto in un tessuto economico difficile come il nostro. Durante la cena – conclude Francesco – ho apprezzato il clima e la bellissima atmosfera che c’è intorno alla società. Sono orgoglioso di far parte di Brindisi vola a canestro che è un esempio virtuoso di come anche al sud i progetti si possono realizzare. C’è quella spinta in più che non sempre vedo. Torna in Svezia carico e con la consapevolezza che anche quest’anno la compagine del Presidente Marino ci farà vivere un’altra stagione elettrizzante”. Francesco Mazzotta è l’ennesima dimostrazione di come la passione per il basket a Brindisi può far compiere gesti quasi impensabili. Come organizzare le proprie vacanze per partecipare ad una cena. Lui è uno dei tantissimi nostri ragazzi che hanno portato il loro sapere e le loro capacità lontano dalla nostra terra senza mai dimenticare le proprie origini. E lo sport diventa spesso un cordone ombelicale per rimanere a contatto con la proprie origini.

Alla prossima cena !

Dario Recchia

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