Il Tar dà il via libera all’impianto di compostaggio di Erchie

Il TAR di Lecce dà il vi libera alla realizzazione dell’impianto di compostaggio in provincia di Brindisi, nel Comune di Erchie.

Con sentenza pubblicata nei giorni scorsi la Seconda Sezione del TAR di Lecce (Pres. Eleonora Di Santo; Estensore Roberto Palmieri) ha accolto il ricorso proposto dalla società Heracle di Venezia avverso il provvedimento della Provincia di brindisi che aveva negato l’autorizzazione ad una modifica impiantistica proposta dal gestore in fase di costruzione per escludere dal trattamento alcune tipologie di rifiuti.

Sono state accolte le tesi difensive dell’Avv. Luigi Quinto nell’interesse della società che ha dimostrato come fosse errata la qualificazione da parte dell’Ente della modifica come sostanziale, in considerazione delle conseguenze ambientali connesse alla sostituzione dei fanghi palabili con una pari quantità di frazione organica dei rifiuti.

Il TAR ha condiviso le argomentazioni del legale evidenziando come dalla documentazione probatoria acquisita nel corso del giudizio sia emerso che la quantità di percolato prodotta dalla frazione organica del rifiuto è inferiore a quella prodotta dai fanghi. Il Giudice Amministrativo ha sanzionato il comportamento dell’Ente, rilevando “l’evidente sviamento da parte dell’Amministrazione, che ha posto a base del proprio provvedimento questioni del tutto eccentriche rispetto all’oggetto del procedimento” e condannando la Provincia al pagamento delle spese di lite.

Possono quindi riprendere i lavori che saranno ultimati nei primi mesi del prossimo anno con una forza lavoro di circa 100 unità tra operai comuni ed operai specializzati, per poi ridursi a 20 unità per la fase di gestione a regime.

L’impianto è autorizzato per trattare 80.000 tonnellate all’anno di rifiuto organico, e contribuirà ad alleviare la grave emergenza impiantistica che si registra da anni nella nostra Regione a causa dell’assenza di impianti idonei a trattare i quantitativi di rifiuto organico proveniente dalla raccolta differenziata. Inoltre produrrà energia elettrica in via esclusiva per l’autoconsumo, così evitando nuove emissioni di co2.

 

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