“Il gruppo Dema, che opera nel settore delle costruzioni aeronautiche in tre stabilimenti nel Sud Italia, Somma Vesuviana, Benevento e Brindisi, per scongiurare la chiusura delle proprie attività e tutelare circa 700 posti di lavoro ha varato nuovi investimenti e un piano di rientro per ridurre la propria esposizione debitoria. Tale piano è stato accettato da tutti i soggetti creditori tranne l’INPS. Avevamo già chiesto, con un precedente atto ispettivo, un intervento da parte del governo nei confronti di INPS ma nulla è cambiato fino ad ora e ad oggi l’istituto non ha ancora accettato il piano di rientro proposto da Dema”.
Lo afferma, in una nota, Mauro D’Attis, deputato di Forza Italia, che sul tema ha presentato una interrogazione, cofirmatario Paolo Russo, al Ministro dello sviluppo economico e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
“Chiediamo ai ministri Patuanelli e Catalfo quali iniziative intendano assumere per scongiurare la chiusura degli stabilimenti, intervenendo presso INPS, per quanto di competenza, affinché la situazione relativa ai crediti vantati possa essere ricomposta in via stragiudiziale. In assenza di un accordo con INPS l’attività dei tre siti industriali sarebbe costretta a cessare definitivamente, con la consegna dei libri in tribunale e con la conseguenza che, oltre al mancato rientro dei crediti vantati da INPS, si aggiungerebbero ulteriori spese a carico delle finanze pubbliche per finanziare gli ammortizzatori sociali spettanti ai circa 700 lavoratori. E’ assurdo che un ente pubblico come INPS si attesti su una posizione volta a produrre il fallimento di un’azienda di eccellenza nel settore aeronautico e che genera occupazione e un considerevole indotto economico nel Sud Italia ed è incomprensibile l’inerzia del governo anche su questa vicenda”, conclude.