Nella nottata appena trascorsa gli equipaggi della Sezione Volanti della Questura di Brindisi hanno tratto in arresto la trentenne M.N., originaria di Brindisi, poiché resasi responsabile del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio di circa chili 1,400 di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”.
Alle ore 01:35 circa, la Volante 2 nel transitare in via Lanzellotti, notava un’autovettura condotta da una donna, che alla vista della pattuglia aumentava la sua velocità. Gli operatori gli intimavano subito l’alt al fine di procedere ad un controllo e chiedevano il motivo dello spostamento. La stessa dichiarava di essersi recata in farmacia, ma tale motivazione non trovava riscontro, pertanto dopo avere effettuato un controllo al CED con esito positivo per reati di detenzione ai fini di spaccio, veniva effettuata una perquisizione personale estesa anche al veicolo.
La perquisizione personale dava esito positivo, infatti venivano rinvenuti due involucri in cellophane trasparente termosaldati contenenti materiale semi essiccato, verosimilmente marijuana, successivamente pesata per un peso complessivo di 2.0 grammi, inoltre veniva rinvenuto all’interno del giubbotto un coltello a serramanico con lama ripiegabile di centimetri 6. Tale rinvenimento faceva ritenere verosimile che la donna, con precedenti specifici in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio, detenesse altra sostanza stupefacente presso la propria abitazione, pertanto unitamente alla stessa si recavano presso la dimora di una sua amica, dove aveva dichiarato di essere momentaneamente ospite.
Dopo un accurato controllo il personale constatava che nell’abitazione vi erano arredi, suppellettili ed effetti personali utili ad una sola persona.
Preso atto della situazione e dopo numerose reticenze da parte della fermata, questa forniva l’indirizzo di dimora, dove subito si recavano e rinvenivano una busta di cellophane con numerosissime infiorescenze, vari contenitori tutti contenenti infiorescenze vegetali di colore verde, un bilancino digitale, un grinder metallico.
Tutta la sostanza rinvenuta veniva sottoposta ad analisi, dalla quale veniva stabilito che trattavisi di “infiorescenze vegetali derivanti da cannabis” per un totale di chilogrammi 1,150.
La sostanza stupefacente con il bilancino ed il grinder, venivano sottoposti a sequestro, unitamente a nr.3 cellulari.
La donna veniva deferita all’A.G. perché resasi responsabile del reato di “detenzione ai fini dispaccio di sostanza stupefacente, porto abusivo di strumento atto ad offendere, nonché per il reato di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico”.
Veniva inoltre deferita all’A.G. l’amica della donna, la trentatreenne M.C. per il reato di “favoreggiamento”.