Crollo solaio e morte operaio: notificati quattro avvisi di garanzia. Il pm dispone sequestro della salma ed autopsia

Quattro avvisi di garanzia sono stati notificati a seguito della tragedia che si è consumata nel capannone industriale in costruzione nella zona Pip di San Michele Salentino che ha portato alla morte del 48enne di Ostuni Franco Mastrovito, titolare di un’azienda di pompaggio di calcestruzzo, ed il ferimento di altri quattro operai. Si tratta di Andrea Turrisi, proprietario della concessionaria ‘Auto Pro’ e dello stabile dove erano in corso i lavori, di Domenico Padula, titolare della ditta che stava eseguendo le opere e di due progettisti: Stefano Barletta e  Giuseppe Mazzotta, rispettivamente responsabile della sicurezza e responsabile dell’opera architettonica. Il reato ipotizzato è omicidio colposo.

Nel frattempo il pm Gualberto Buccalieri ha disposto il sequestro del cantiere ed anche della salma di Mastrovito, i cui funerali erano già stati fissati. Il conferimento dell’incarico per l’esame autoptico  avverrà venerdì prossimo. Intanto i 4 operai feriti sono tutti ricoverati al “Perrino” di Brindisi: il più grave è un 46enne di Francavilla Fontana, in prognosi riservata in terapia intensiva, gli altri sono in ortopedia con una prognosi di 30 giorni. Fondamentale per la ricostruzione dell’accaduto sono state le immagini delle telecamere del cantiere, acquisite dai carabinieri della compagnia di San Vito dei normanni e della stazione di San Michele: si vede chiaramente che la vittima era sul tetto del capannone prefabbricato quando il solaio è crollato, travolgendo gli altri operai che erano sul secondo solaio, quello intermedio, che ha ceduto assieme al terzo. Tutti e 5 gli uomini scompaiono sotto le macerie. I vigili del fuoco li estraggono uno ad uno, ma ad avere la peggio è stato Mastrovito che pochi istanti prima era impegnato nella gittata di cemento.

Pa. Spi.

 

 

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO