“L’attacco volgare che subisco dall’assessore Borri nasconde un attacco senza precedenti del Comune di Brindisi alla credibilità del Presidente dell’Autorità di sistema portuale Ugo Patroni Griffi e dei suoi tecnici. Confermo in ogni caso la mia ignoranza e incompetenza e perciò prima di parlare mi affido ai tecnici di cui mi avvalgo. L’unica cosa che so di mio, però, è che Borri parla di urbanistica senza che abbia ancora demolito il rudere con concessione scaduta, quindi abusivo, che ha costruito nel contesto paesaggistico pregiato di Selva di Fasano”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, con riferimento alla nota stampa diramata oggi dall’assessore all’urbanistica del Comune di Brindisi Dino Borri.
“Come al solito il metodo è quello squadrista o fascista di sinistra. Screditare le persone per contrastare le loro idee. Nulla di nuovo.
In questo caso, però, si contrasta la mia opinione sul DPP al PUG del Comune di Brindisi, definendola ignorante e incompetente, nonostante sia noto che le mie parole hanno ripreso le note tecniche formulate dall’Autorità portuale. Ne deriva che l’accusa non è rivolta a me, ma alla competenza e al prestigio tecnico del Presidente dell’Autorità portuale Ugo Patroni Griffi e dei suoi tecnici. A loro, in ogni caso, la mia solidarietà e il sostegno della Regione Puglia e del Partito Democratico, cioè dell’ente e del partito che concorro a rappresentare.
Faccio infine notare che l’uso della carta intestata del Comune di Brindisi per offendere e diffamare le persone, potrebbe far ravvisare l’ipotesi della malversazione, che posta sotto il vincolo della continuazione con l’altra ipotesi dell’abuso edilizio a Selva di Fasano, determina la pena di noi tutti cittadini della Provincia di Brindisi all’ascolto di così tante sciocchezze mai viste ammucchiate in tale quantità. E il bello è che non penso abbiamo mai fatto tanto male per essere sottoposti a tale afflizione”.