Il Brindisi perde al “Fanuzzi” contro il Picerno per 1 a 0 ma a tenere banco sono le polemiche e le contestazioni nel dopo partita. Motivo di tali critiche il gol del pareggio di Forbes, convalidato in un primo momento dall’arbitro ma poi annullato dopo che questi ha avuto un irrituale consulto con il suo primo assistente. La rete del brindisino è parsa a tutti i presenti, compresi il direttore di gara e il suo collaboratore, assolutamente valida, tanto che gli stessi si avviavano verso il centrocampo ma poi, richiamati dai giocatori lucani per una presunta carica al portiere, veniva deciso l’annullamento. Nel rivedere le immagini sembra chiara la regolarità dell’intervento di Forbes, quello che invece non pare chiaro è il comportamento del sig. Peletti da Crema che: 1) convalida il gol; 2) spinto dai giocatori lucani, va a sincerarsi delle condizioni del portiere; 3) appurato (?) il danno subìto, ordina l’ingresso in campo dei sanitari; 4) stabilisce che l’azione incriminata è viziata da un fallo dell’attaccante; 5) non sapendo come rimediare al presunto errore, cerca un confronto giustificativo con il suo primo assistente; 6) annulla il gol regolare. Dimenticavo: il portiere rimane regolarmente in campo senza alcun tipo di danno fisico. A bocce ferme la riflessione che sorge spontanea è che forse la classe arbitrale, tutta, stia vivendo la sindrome da V.A.R., ma se nella massima serie è consentito rimediare a un errore commesso grazie alla rivisitazione delle immagini, tra i dilettanti una decisione presa resta tale, errore o no. Se così non fosse ogni decisione arbitrale sarebbe oggetto di contestazione. Ciliegina sulla torta di questa infelice prestazione arbitrale è l’esiguo recupero concesso al termine del match, appena 5 minuti compresi i tanti cambi e il tanto tempo perso per il portiere “infortunato”. Ora l’unica cosa che il Brindisi deve fare è mettere da parte subito quanto successo e pensare alle prossime partite: Sorrento, Puteolana, Casarano e Portici sono 4 spareggi da portare a casa.