“Vi porterò nel cuore, sebbene vi abbia conosciuti in una parentesi della mia vita che avrei preferito non vivere”

Alla cortese attenzione del

Direttore medico del P.O. “D.Camberlingo” di Francavilla Fontana

Dott. Antonio Montanile

Direttore amministrativo del P.O. “D.Camberlingo” di Francavilla Fontana (BR) Dott. Gabriele Argentieri

 E p.c. al: Direttore dell’UOC di Chirurgia Generale del P.O. “D.Camberlingo” di Francavilla Fontana

Dott. Giovanni Bellanova

Coordinatore infermieristico dell’ UOC di Chirurgia Generale del P.O. “D.Camberlingo” di Francavilla Fontana

Dott.ssa Anna Maschio

Personale tutto del reparto di Chirurgia Generale del P.O. “D.Camberlingo” di Francavilla Fontana

Direttore dell’UOS di Oncologia Medica del P.O. “D.Camberlingo” di Francavilla Fontana

 Dott.ssa Palma Fedele

 

Egregi Direttori,

con la presente vorrei rubare qualche minuto della vostra attenzione per raccontarvi una storia. Una storia fatta di sofferenza, amarezza ,lutto ma anche di umanità, amore, accoglienza. Una storia che ha permesso allo scrivente di apprezzare quanta dignità e professionalità (ad oggi, cosa molto rara) si ritrovi nel reparto in oggetto. Mia madre, Vita Buongiorno, ha ricevuto cinque anni addietro la diagnosi di tumore metastatico della mammella e, da allora, ha effettuato innumerevoli cicli di chemioterapia e/o ormonoterapia presso un’altra struttura pugliese. Purtroppo, come spesso accade per patologie di tale natura, la malattia si è “svincolata” dal controllo dei farmaci ed è andata in progressione: tale evoluzione, nella vita di mamma, si è accompagnata allo sviluppo di un’ascite ingravescente e ad un progressivo deterioramento della funzionalità epatica. Per tale motivo si è reso necessario effettuare delle paracentesi a scopo evacuativo-palliativo. E’ stato così che siamo venuti in contatto, per la prima volta, con l’UOC di Chirurgia Generale di Francavilla Fontana diretta dal Dott. Giovanni Bellanova e coordinata dalla Dott.ssa Anna Maschio. Nel prosieguo della malattia la richiesta di paracentesi è divenuta sempre più significativa e le condizioni generali sono andate deteriorandosi: pertanto, sono stati effettuati due ricoveri, sempre presso la medesima UOC. L’ultimo ricovero si è concluso con il decesso di mamma. Ora che non mi resta altro che il vuoto e il dolore, vorrei però soffermarmi non tanto nella descrizione delle procedure e/o dei trattamenti a cui mia madre è stata sottoposta (per altro sempre corretti e mai sconfinanti nell’accanimento terapeutico) ma, bensì, nel farvi capire con quanto amore e rispetto mia madre è stata trattata durante i ricoveri. In questo senso, un plauso meritano gli Operatori Socio Sanitari che lavorano in detto reparto (con particolare menzione a Francesco, Roberta, Laura, Alessandra e Daniela): ritengo che voi abbiate un compito perfino più delicato di quello svolto da noi medici o dagli infermieri. Voi avete l’onere di gestire la “persona” prima ancora del “paziente”. Vi posso assicurare che tutte le volte che mia madre veniva cambiata, lavata, vestita, pulita e spostata l’ho vista sempre felice e serena, pur nella condizione di aver compreso di non essere più autonoma come prima. E’ sempre stata trattata con sensibilità e con dolcezza, qualità che sono sempre più rare da trovare soprattutto quando si viene sottoposti a carichi di lavoro così significativi. Eguali encomi merita altresì il personale infermieristico (con una menzione particolare ad Angelo, Lucia B., Lucia M., Pompea, Tommaso, Andrea, Maria Addolorata, Oriana, Romina, Veronica, Alessandro): l’attenzione, la cura e la dolcezza che avete riservato a mamma è stata straordinaria (ma sono convinto che venga riservata a qualsiasi paziente). Siete dei validi professionisti e siete di conforto alle persone che si trovano in uno stato di sofferenza. Per alcuni di voi mia madre provava un forte affetto, che andava oltre all’attività lavorativa e la prestazione professionale: mi riferisco in modo particolare ad Angelo e alle due Lucie. Vorrei personalmente dirvi grazie perché siete stati molto importanti negli ultimi giorni di mia madre (e, in realtà, lo siete stati anche per il sottoscritto): sono sicuro siete nel suo cuore. Le parole non basterebbero, però, a ringraziare il Coordinatore Infermieristico Dott.ssa Anna Maschio. Sempre presente, giorno e notte, non solo per accudire mia madre ma anche per dirigere il reparto che sono sicuro essere così funzionale anche per il suo importante operato. Sei stata capace di assecondare tutte le volontà di mia madre e non l’hai mai lasciata sola, soprattutto durante le notti che lei temeva così tanto. Hai un grande cuore e una grande sensibilità: mia madre ci ha lasciati avendo anche te al suo fianco e questo non è casuale. Sei stata presente anche lì dove io non avevo la forza (emotiva e fisica) per esserci e per questo ti sarò sempre riconoscente. Vorrei manifestare la mia riconoscenza anche nei confronti del personale medico del reparto di Chirurgia Generale che ha gestito (e questo lo dico da collega) in modo impeccabile e mai eccessivo il grave quadro che mia madre ha presentato durante i vari ricoveri. Altresì, mi devo complimentare per l’attenzione che rivolgete al controllo delle infezioni ospedaliere. Una menzione, però, merita il Dott. Salvatore Pungente. Ho riconosciuto in lei i valori del vero medico: l’umanità, l’ironia, la delicatezza e la sensibilità che non dovrebbero mai mancare soprattutto quando si ha a che fare con pazienti così fragili. Grazie, perché con fugaci apparizioni o con lunghe chiacchierate ha permesso a mia madre di distogliere l’attenzione dalla condizione di terminalità in cui si trovava e di cui si stava rendendo conto. E’ stato amorevole, pur nelle circostanze che ci siamo ritrovati a vivere, anche con il sottoscritto: non la dimenticherò. Un ringraziamento particolare lo rivolgo al direttore dell’UOC di Chirurgia Generale di Francavilla Fontana Dott.Giovanni Bellanova: si è sempre dimostrato disponibile nei confronti delle richieste che mia madre muoveva e di questo le sono estremamente riconoscente. E’ dotato di una particolare sensibilità umana e professionale che fanno di lei una persona speciale. Mia madre durante le varie procedure terapeutiche a cui è stata sottoposta è stata sempre serena perché sono state svolte da capaci professionisti come lei. Non dimentico le parole che ci ha rivolto durante le ultime ore di vita di mia madre, quando ci ha permesso di vivere insieme quel momento particolarmente doloroso ma estremamente intimo. Termino lodando le doti umane e professionali della Dott.ssa Palma Fedele. Non è mai facile dover comunicare notizie sul fine vita e il suo compito è stato ancor più arduo perché ha dovuto trasportare dolcemente mia madre dalla fase delle cure attive a quelle palliative. Voglio esprimerle la mia riconoscenza per la sua sensibilità, empatia e per il suo sostegno: uno dei momenti più attesi da mamma durante i ricoveri erano i suoi messaggi/chiamate o i suoi incontri perché le infondeva speranza e serenità. Grazie anche per il supporto, morale e fisico, che ci ha dato al di fuori delle mura ospedaliere. Il P.O. di Francavilla Fontana avrebbe necessità di dotarsi di una UOC di Oncologia Medica affinché i pazienti possano essere gestiti dagli esemplari professionisti qui operanti. Spesso si pensa, erroneamente, che la buona sanità possa essere ritrovata solo e soltanto in grandi policlinici, in IRCSS, in città dai grandi numeri e dai brevi tempi. Mi vedo costretto a dissentire: l’UOC di Chirurgia Generale di Francavilla Fontana è un’unità funzionale, efficiente, estremamente pulita, con spazi e strutture relativamente nuove, dove il paziente (pur nella condizione di sofferenza) si può sentire a casa. Una UOC composta da splendide persone, oltre che da seri professionisti. Vi porterò nel cuore sebbene vi abbia conosciuti in una parentesi della mia vita che avrei preferito non vivere. Grazie per quello che avete fatto.

Maglio Pierluca

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4 COMMENTI

  1. Sicuramente di medici competenti se ne incontrano,ma di dottori con un po’ di umanità,di gentilezza,di sensibilità sono rari,eppure dovrebbero essere doti che chi fa questo mestiere dovrebbe avere!Io non ho conosciuto questi medici,ma personalmente ho avuto la fortuna ,pur sempre nella sfortuna,di conoscere il dottore Salvatore Pungente in una vigilia di Natale e operato poi a Natale:persona squisita insieme a tutto il reparto.Grazie di cuore a questi medici che comprendono che il malato non ha bisogno solo di medicine ,ma anche di una parola di conforto,insieme ai suoi cari.

  2. Avere la forza di scrivere quanto ho letto, vuol dire che l’onestà intellettuale e il rispetto verso professioni, troppe volte mortificate, supera un dolore immenso (o comunque l’accomuna) di chi ha perso un suo caro.

  3. Caro Pierluca sono una vostra conoscente ci incontravamo sempre a casa di zia Vanna sono la moglie di Pino Carletti lo zio di Franco e Massimiliano Carletti ti ho visto crescere e conosco molto bene i tuoi genitori la notizia di tua madre mi ha sconvolta anche se sapevo della malattia. Ti abbraccio forte x il tuo dolore che ti rimarrà sempre dentro. L’ultima volta che ho parlato con vita stava bene e parlava di te con tanto amore e ammirazione. Un abbraccio anche a Francesco ❤️

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