Fatimah, le afgane e le immagini del loro coraggio: a Palazzo Nervegna la mostra fotografica “Beauty amid War”

A fine ottobre scorso fu un evento per Lecce, cui presenziò la ministra dell’Università e della ricerca scientifica, Maria Cristina Messa, per la prima nazionale. Ieri, a Palazzo Nervegna, si è svolto il vernissage della mostra «Beauty Amid War». La mostra ritrae volti di donne appartenenti a diverse etnie, attraverso i 18 scatti tratti dalle collezioni “Pearl in the Oyster” e “Khurasani Reflection” di Fatimah Hossaini, fotografa di fama mondiale e attivista a favore dei diritti delle donne e dei rifugiati». Sino al 2 maggio, la sala mostre, situata al primo piano di Palazzo Nervegna, ospiterà le opere grazie alla collaborazione tra Comune di Brindisi, Accademia delle Belle Arti di Lecce e Regione Puglia, con la partecipazione del Liceo Artistico «G. Durano» di Brindisi e dell’Istituto «Ferraris De Marco Valzani – Polo Messapia». Al vernissage hanno partecipato il sindaco Riccardo Rossi, il direttore Aba Nunzio Forte e il presidente Aba Nicola Ciracì e la consigliera comunale Luana Pirelli che ha collaborato con l’ABA per la realizzazione della mostra.

È prevista anche una mostra di docenti e studenti dell’Aba di Lecce con «Faculty and students exhibition». Già, perché l’Accademia di Belle Arti di Lecce ha vinto il premio University 4 EU «Il tuo Futuro la nostra Europa» promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Europee con la proposta del libro catalogo che raccoglie i 18 scatti tratti dalle collezioni della fotografa iraniana Fatimah Hossaini «Pearl in the Oyster e Khurasani Reflections». «Le foto, esposte lo scorso ottobre nel capoluogo salentino nel corso della mostra Beauty amid War, raccontano la cultura afghana in tutte le sue sfaccettature, attraverso l’intensità dei volti delle donne appartenenti a diverse etnie: Pashtun, Tagiki, Hazara, Qizilbashes e Uzbeki, ed il magnetismo dei paesaggi caratteristici dell’Afghani – stan, catturati in sei fotografie», spiega una nota dalla quale si apprende che «a dare autorevolezza al testo ci sarà la prefazione della scrittrice Anilda Ibrahimi, che accompagnerà le foto durante il percorso narrando il tema della migrazione e dei temi della resilienza, della condizione della donna e dell’Europa che ospita i rifugiati politici a difesa della libertà, dei diritti civili e della donna». E sono proprio queste le opere che, esposte nella mostra curata dalle docenti Staffiero, Dal maso, Annunziata e Nocerino con il progetto grafico curato dallo studente Pietrangelo Pezzuto, ora sarà belle vedere nella mostra brindisina, che sarà possibile visitare ogni giorno dalle 8.30 alle 19.30. Da sabato, ancora, al termine del vernissage (alle 19 circa), la mostra sarà aperta al pubblico «Ottenere un riconoscimento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la nostra Accademia è la testimonianza del fervore artistico della nostra istituzione. Avere collaborazioni artistiche internazionali dimostrano una grande apertura verso l’esterno, in linea con lo spirito dell’attuale governance. – ha dichiarano il direttore professore Nunzio Fiore e il presidente on. Nicola Ciracì – Ringraziamo l’amministrazione comunale di Brindisi per aver voluto fortemente ospitare la nostra mostra, che per altro vede coinvolta tutta la comunità accademica con la produzione artistica di docenti e studenti a testimonianza della qualità della nostra rinnovata offerta formativa.

(Foto di Danilo Fornaro)

 

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