BRINDISI – Lo sgretolamento e l’immobilismo del centrodestra aprono porte a scenari inediti. C’è chi ha fatto il ‘salto della quaglia’ e c’è chi, invece, come Gianni Alemanno, crede ancora in una coalizione coesa, compatta, spinta dal medesimo ideale, ma da rifondare.
Fusione. Parte da qui il primo congresso regionale di fondazione di un nuovo soggetto politico, che vedrà il fondersi di due partiti fondamentale similari: Azione Nazionale e La Destra. Con il convogliarsi anche di Noi con Salvini. E parte proprio da Brindisi questo progetto. Infatti, questo pomeriggio si è tenuto, presso l’hotel Palazzo Virgilio, il convegno di presentazione, alla presenza di Gianni Alemanno, Cesare Mevoli, coordinatore provinciale di Azione Nazionale, e Giuseppe Scopalitti, già sindaco di Reggio Calabria e governatore della regione Calabria. Inoltre, l’invito è stato esteso a tutte le delegazioni di partiti, da destra a sinistra, a rimarcare alleanze nell’ambito del centrodestra, cercando di convertire lo scontro politico in un confronto tra avversari e mai nemici.
Una destra, dunque, che torni protagonista, capace di tenere testa ad un centrosinistra, forse, più forte, ma anch’esso con qualche ‘mal di pancia’ di troppo nel suo organigramma. “L’idea di questa fusione – ha detto il leader di Azione Nazionale – è nata dalla necessità di creare una casa comune della destra. Un punto di riferimento che, dopo la fine di Alleanza Nazionale si era dispersa in tanti rivoli, e ritrovarsi finalmente a casa. Questa iniziativa deve fare da volano, ma soprattutto per unire il popolo sovranista. Cioè tutte le forze politiche che credono nella sovranità nazionale, contro i vincoli dell’Euro, contro la globalizzazione e contro l’immigrazione. In questo modo, troviamo Matteo Salvini e Giorgia Meloni, realtà importanti che possono essere il primo zoccolo duro del centrodestra. Poi, da questo, attraverso le primarie, dobbiamo costruire unità anche con Forza Italia e con tutte le altre forze”. Le primarie proprio come sempre fortemente dichiarato Raffaele Fitto: “Ha perfettamente ragione Fitto – ha concluso Alemanno – solo le primarie possono davvero unificare il centrodestra, individuando i leader ed individuando quella che è la linea politica prevalente”.
“La destra italiana ha sempre avuto numeri importanti – ha fatto eco Mevoli – ed è stata ripetutamente al governo di questa Nazione. L’infausto scioglimento di Alleanza Nazionale ha fatto sì che tante energie si disperdessero ma, a fronte di una mancanza di partito che sia in grado di rappresentarle oggi, c’è una grande voglia di destra nell’elettorato del paese. L’Italia attraversa un periodo difficile, Brindisi non è da meno. Ci sono importanti cose da realizzare e noi riteniamo che il centrosinistra non sia all’altezza di poterlo fare. Mente le nostre famiglie soffrono per una crisi economica spaventosa, mentre le aziende chiudono, la sinistra si diletta con il dare importanza a minoranze, trattandole come se fossero la maggioranza del Paese. Riteniamo che tutti abbiano diritto di cittadinanza e di attenzione, ma prima di ogni cosa vengono l’Italia e gli italiani. Ecco perché riteniamo che Azione Nazionale e La Destra, che sono due pezzi importanti di quella che fu Alleanza Nazionale, unendosi, possono di nuovo costituire quel volano di attenzione del nostro elettorato che, oggi, non vede rappresentate le sue istanze”.
Ma questo in terra nazionale. Ed a Brindisi? Quali scenari si palesano? Lo ha spiegato lo stesso coordinatore provinciale di Azione nazionale, che ben conosce il territorio.
Vista l’area di elezioni anticipata a Brindisi, ritiene possa essere tempestiva questa iniziativa?
“Tempestiva sì – ha proseguito Mevoli ai nostri microfoni – anche se io non sarei per l’immediata campagna elettorale. Sono per lo scioglimento di questa Amministrazione, perché ritengo che non possa continuare a ‘non’ gestire come ha fatto fino ad ora. I problemi si sono accavallati uno sull’altro e si sono incancreniti. Dobbiamo fare in modo che ci possa essere un periodo di stasi ed un commissario prefettizio può garantire ciò e, poi, andare nuovamente alle elezioni e ridare la parola agli elettori. Mi auguro con un centrodestra ed un centrosinistra chiari, con programmi diversi e differenti, perché mai come oggi la gente chiede chiarezza”.
A Brindisi, visti i risultati delle ultime elezioni, ritiene che la sua area politica sia orfana di un leader?
“Manca un leader – ha concluso Cesare Mevoli – perché non c’è stato modo di sedersi tutti attorno ad un tavolo. Nessuno può pretendere di dettare la linea ad altri. Nessuno può pretendere di dire l’ultima parola. Dobbiamo avere tutti l’umiltà di partire dallo stesso punto, con ognuno che dica la sua; i programmi devono essere condivisi e dobbiamo dare la possibilità, al nostro elettorato, di partecipare alle scelte, ascoltandolo e consentendogli di esprimersi. Dopodiché, avremo un programma condiviso da tutti quanti e potremo partecipare al rinnovo dell’Amministrazione comunale”.
Tommaso Lamarina Redazione |