Uffici postali nel caos più totale provincia di Brindisi con il personale, quel poco presente in servizio messo a dura prova e costretto a tour de force insostenibili, e con l’utenza sempre più penalizzata.
La Camera del lavoro di Brindisi invita Poste italiane a porre immediatamente soluzione a queste gravi carenze che da un lato si ripercuotono sul personale – sempre più stressato dai carichi di lavoro – e sui cittadini costretti a file interminabili e disservizi.
Gli uffici lavorano sempre più a ranghi ridotti, complice sia il periodo feriale, sia la recrudescenza della fase pandemica. Ma non è l’unico dei problemi perché accanto alla carenza di personale si aggiunge una totale improvvisazione nella gestione del servizio. Ad esempio nonostante l’esiguità delle forze a disposizione continuano ad essere lanciati ad oltranza corsi di formazione; gli incontri commerciali e gli obbiettivi da perseguire proseguono come se tutto fosse normale e se vi fosse un adeguato numero di forze in campo.
Ad aggravare la situazione c’è anche la questione relativa all’approvvigionamento di danaro per gli uffici postali e gli stessi Atm per una criticità organizzativa della società che si occupa del servizio per cui ci si ritrova spesso di fronte a casi in cui gente anziana o diversamente abile, che attende per ore per ritirare la pensione, ma alla fine non c’è disponibilità di danaro per soddisfare la richiesta del cliente. A ciò si aggiunge che in diversi uffici postali non sono presenti i requisiti minimi strutturali contemplati dalla normativa vigente riguardanti l’abbattimento delle barriere architettoniche che determinano gravi impedimenti alla fruizione e accessibilità degli spazi.
Un caos totale che comporta uno stress insostenibile per i lavoratori e per i clienti a cui la Cgil di Brindisi chiede di porre urgentemente soluzione data l’importanza del servizio.
La situazione è intollerabile, per questo ci attendiamo subito dei segnali da parte di Poste italiane per un miglioramento immediato delle condizioni dei dipendenti e del servizio offerto nei confronti della cittadinanza. Le forze in campo non bastano? Poste italiane potrebbe dare corso anche ad assunzioni stagionali per potenziare il servizio.
In caso contrario non esiteremo a mettere in atto tutte le azioni di lotta possibili a tutela del personale e soprattutto dell’utenza, il perdurare di una situazione del genere è inammissibile per tutti considerata l’importanza del servizio che deve essere erogato con continuità e senza creare disagio ai Cittadini/Utenti con particolare riferimento alle persone più fragili.
Antonio Macchia
Segretario Generale