Domenica 16 ottobre presenterò “KILLER CITY”, un romanzo tratto da una terribile storia vera, per riportare l’attenzione sulla grave situazione ambientale della nostra amata Brindisi.
La consapevolezza della gravità dei problemi correlati all’inquinamento, quindi alla salute di ognuno e della stessa razza umana, la certezza che i danni prodotti con i nostri scriteriati comportamenti minaccino la vita stessa dei nostri figli, sono i motivi che mi spingono, tuttora, a ritornare sui temi legati alla produzione di energia da fonti fossili, e ai suoi rifiuti.
Ancora oggi, infatti, sconsideratamente, si torna a parlare di centrali nucleari, si insiste nell’incentivare perforazioni petrolifere, si persevera coi combustibili fossili per alimentare vecchie carcasse, ritardando, specialmente in Italia, l’avvento definitivo degli impianti da energia rinnovabile.
Per anni, il Movimento “NO al Carbone” è stato un’onda travolgente che ha scosso la comunità coinvolgendo persone di ogni tipo, età ed estrazione sociale, un fantastico gruppo con cui si sono combattute battaglie importanti per la salvaguardia della salute.
Un percorso difficile, rischioso, laborioso. Ma costruttivo, educativo, necessario a tentare di risvegliare le coscienze dei cittadini attraverso la conoscenza degli argomenti e della realtà in cui si vive.
Una strada che ha condotto, inevitabilmente, all’attività politica in prima linea, creando una nuova speranza, con i pro e i contro, le convergenze e le contrarietà, le soddisfazioni e le amarezze, i cambiamenti e i tradimenti, i contrasti e le delusioni, purtroppo anche personali.
Ho sempre creduto fortemente che Brindisi debba essere veramente considerata un “bene comune” bisognoso di cura, dedizione, impegno. Mai lasciando prevalere personalismi, falsi sorrisi, frasi fatte, convenienze individuali o di partito, cercando realmente di parlare con tutte le persone e di non deluderle.
Lo stato in cui attualmente si trova la nostra città, lo ritengo disatroso, sotto tanti punti di vista, ma non solo per colpa di una o l’altra amministrazione, non necessariamente per colpa di quello o quell’altro politicante, ma anche per l’atavica assenza di impegno sociale collettivo, e purtroppo di una forza civica giovanile.
Ognuno pensa per sé, usa a piacimento il luogo che abita, ambisce a una propria posizione sociale, al guadagno personale, dimenticando che il benessere è collettivo, e che il territorio che ci ospita è la nostra casa.
Spero vivamente che i giovani si rendano conto della loro importanza nella società, appropriandosi dei doveri civili, oltre che dei diritti.
Pierpaolo Petrosillo – www.pierpaolopetrosillo.blogspot.com
trovate l’invito in allegato:
– Domenica 16 ottobre – ore 18 – Convento di Santa Chiara (vicino Piazza Duomo)
Ci tengo molto alla presenza…
La morte è una cosa tremenda, di cui tutti abbiamo paura, un’ombra spettrale che aumenta la sua potenza al calare del sole e uccide con l’aiuto del buio. Si cerca un motivo, una giustificazione, una spiegazione, un assassino.
Ciò che l’essere umano può fare è schivarla o affrontarla.
Ciò che l’essere umano non deve fare è causarla, in qualsiasi modo, perché una volta procurato il danno non resterà che piangere.
Quello che oggi stiamo combinando, devastando il pianeta, è un vero e proprio suicidio di massa, uno sterminio silenzioso causato dall’accidia e dall’avidità, mali che uccidono al pari di una guerra.
Ho scritto questo racconto pensando a quanto oggi siano vicini due posti lontani nel pianeta, a quanto sia delicata una giovane vita, che vorrebbe crescere senza complicazioni, a quanto gli esseri umani continuino a sbagliare commettendo gli stessi errori, determinando gli stessi orrori, a quanto sia bello il mondo ovunque si viva, a quanto sia speciale il viaggio, la percorrenza, a quanto il cosiddetto progresso ci abbia condizionato, a quanto un volo possa provocare un incontro, quello con una bambina stupenda, partorita da una famiglia per bene.
Questa è la mia sesta pubblicazione ufficiale. Dopo aver scritto “nu giurn’a ferragostu”, racconto in dialetto brindisino, “agnello di dio”, libro inchiesta sulla situazione ambientale della mia terra, “scusutu”, raccolta di poesie in lingua e dialetto, “le Gran Fler”, romanzo scritto immaginando il futuro dei miei due figli, e “calìmi”, altra raccolta di poesie, cedo al richiamo di questo romanzo breve, “Killer City” (ispirato a una storia vera) e di altri racconti.
Il mio nome è Pierpaolo Petrosillo, sono nato e vivo felicemente nella mia Brindisi: “un capolavoro della natura”.
pierpaolopetrosillo.blogspot.com
pierpaolo.petrosillo@libero.it