“Chiedo al sindaco di Francavilla di intervenire per aiutare i tigli di Viale Lilla a superare questa fase delicata della loro esistenza”

Quando si nomina “viale Lilla”, per ogni Francavillese come per moltissimi abitanti dei paesi limitrofi, il pensiero immediatamente va ai meravigliosi e giganteschi tigli che popolano da diversi lustri quella strada. Ne hanno viste di cose,  belle e brutte, memorabili e banali. Sono testimonial della grandezza e generosità della natura. Sono instancabili lavoratori nel catturare la nociva anidride carbonica e restituirci ossigeno che è la fonte primaria della vita di noi uomini. Dobbiamo molto come Francavillesi e non a questi tigli. Ora sono sotto attaccato, l’afide del tiglio (eucallipterus tiliae) li sta defogliando. La defogliazione produce un scompenso nella vita di qualsiasi pianta. Ancora di più in una situazione climatica che stiamo vivendo.

Chiedo al Sindaco di Francavilla, di cui ho apprezzato l’obbiettivo elettorale di piantumare 1000 alberi, di salvaguardare, quindi di intervenire per aiutare i tigli di Viale Lilla a superare questa fase delicata della loro esistenza. Gli interventi da fare ovviamente devono partire da un’abbondante irrigazione delle aiuole che ospitano i tigli (da valutare  anche un’allargamento delle stesse) in contemporanea fare partire una campagna di contrasto agli afidi del tiglio o attraverso la tecnica degli insetti di contrasto o con interventi endoterapici. Questo poiché in area urbana non è possibile effettuare interventi fitosanitari. Del resto gli interventi a carattere biologico (insetti di contrasto) hanno già una serie di esperienze maturate in altre realtà urbane in cui tigli sono stati attaccati dagli afidi.

So bene che gli impegni da Sindaco sono innumerevoli e gravosi, ma confido che la sua sensibilità ambientale faccia trovare allo stesso Sindaco in tempo necessario per occuparsi fattivamente della cosa. Ricordiamoci sempre che i tigli di viale Lilla sono la storia di Francavilla, sono il nostro presente urbano e abbiamo l’obbligo di portarli nel futuro della città.

Angelo Camassa
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