Il mese di luglio della kermesse letteraria “Un’emozione chiamata libro” giunta alla sua 27esima edizione ed organizzata dall’associazione Una Valle di Libri con il supporto di New Music Promotion, Bottega del Libro e Comune di Ostuni si conclude domani sera alle 21, nel chiostro di Palazzo San Francesco a Ostuni, con un omaggio al grande e compianto Massimo Troisi. Stefano Veneruso, infatti, autore di “Massimo Troisi. Il mio verbo preferito è evitare” (Rizzoli), ne discuterà con la giornalista Anna Maria Romano. La serata come sempre sarà tradotta nella lingua dei segni LIS.
Il LIBRO
“Con Massimo avevamo quindici anni di differenza. Lui è nato il 19 febbraio 1953 e io il 26 dicembre 1968. Siamo cresciuti in una famiglia sanissima. Mia madre Annamaria è la sorella maggiore e Massimo era il quinto di sei figli. Il loro è stato un rapporto fortissimo, molto tenero, di grande affetto. Anche se in famiglia nessuno era artista, allo stesso tempo artisti lo erano e lo sono un po’ tutti, artisti per come affrontavano e affrontano la vita.” Il mio verbo preferito è evitare è un percorso nella vita artistica e privata di Massimo Troisi scritto da Stefano Veneruso (regista, sceneggiatore e produttore), suo nipote. Un libro affettuoso, un omaggio per parole e immagini – molte delle quali inedite e provenienti dall’archivio privato della famiglia – che celebra il grande Massimo Troisi in occasione del settantesimo anniversario della nascita. Stefano e Massimo: solo una quindicina di anni a separarli e un solido rapporto affettivo e professionale a legarli. Fu lo zio Massimo infatti a incoraggiare il nipote a seguire la comune passione per il cinema e quando nacque il progetto del Postino lo volle con sé come assistente alla regia. Con il nipote, Massimo trascorse la sua ultima sera: un giro lungo e lento dentro a Cinecittà come per prenderne congedo e poi a letto per l’ultimo “riposone” da cui non si è più svegliato. Proprio quel giorno Stefano sarebbe dovuto partire per assistere lo zio durante la sua degenza per il trapianto a Londra. Non ce n’è stato il tempo.
L’AUTORE
Stefano Veneruso è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. Si è formato con lo zio Massimo Troisi, lavorando alla Esterno Mediterraneo Film, affrontando così ogni aspetto della produzione. Si trasferisce a Los Angeles nel 1991 per studiare regia e cinematografia alla UCLA e alla AFI, mentre lavora per la Cecchi Gori Pictures, compagnia di distribuzione e produzione cinematografica. Nel 1994 lavora come assistente alla regia del film vincitore del Premio Oscar Il Postino, del quale ha inoltre diretto il Backstage dal titolo Speciale Il Postino – Uno Sguardo dentro, 1994 – 2022, vincitore di diversi premi. Nel 1997 torna in Italia per produrre il compact disc “Nei tuoi occhi, 16 poesie d’amore” di Pablo Neruda lette da illustri personaggi del mondo dello spettacolo. Dopo aver partecipato, in qualità di assistente alla regia, al film “La passione di Cristo”, diretto da Mel Gibson, Stefano Veneruso ha prodotto e diretto il film “All the Invisible Children”. Nel 2009 ha messo in scena “L’esilio di un uomo alla ricerca di Dio”, ispirato alla vita di Caravaggio, debuttando come regista teatrale nel cortile dei Musei Capitolini di Roma. Nel 2018 è direttore artistico assieme a Lello Arena ed Enzo Decaro e regista dello spettacolo-evento “Annunciazione Annunciazione! Revuoto 2018”, in onore di Massimo Troisi e dei 40 anni de La Smorfia. Nel 2019 è autore e regista dello spettacolo teatrale e della omonima mostra multimediale “Troisi poeta Massimo”. Nel biennio 2019-2020 è stato presidente di giuria del Premio Troisi. Nel 2023 è stato membro di giuria del Fajr International Film Festival di Teheran.