BRINDISI – Brindisi, dal 10 aprile al 30 ottobre, si potrà fregiare della presenza della Msc Musica, una nave da ‘mille e una notte’ che farà sognare i brindisini ogni lunedì.
Dal sito della Msc, però, non traspare lo stesso entusiasmo nel poter annoverare Brindisi tra i propri scali. Sulla mappa dell’itinerario che percorrerà la ‘Musica’, la quale toccherà Venezia, Katacolon, Santorini, Atene, Corfù e Kotor, la tappa di Brindisi è accompagnata dalla scritta “Lecce”, cosa che accade anche nella descrizione del porto di Brindisi all’interno del sito della compagnia: ciò, quasi a giustificare lo scalo messapico con la presenza di Lecce.
Nessun riferimento, poi, alla possibilità data ai passeggeri di entrare con la nave nel cuore della città, avvenimento inusuale dato che, nella maggior parte delle città, le navi da crociera attraccano in rada o distanti dal centro storico delle città.
Se non bastasse, scorrendo la presentazione di Brindisi, la città vecchia viene descritta come “circoscritta e non eccessivamente ricca di monumenti antichi”. Sinceramente, si fa davvero fatica a comprendere la logica sottesa a tale campagna di marketing: quale azienda del mercato ittico, ad esempio, venderebbe il proprio pesce come “non eccessivamente fresco”?
La stessa dose di ‘entusiasmo’, guarda caso, non è stata riservata per Lecce, descritta come “la Firenze del sud, per la ricchezza di storia, arte e cultura a seguito delle numerose dominazioni subite nel corso dei secoli”. Non si dispiaccia chi ha redatto tali descrizioni, ma pensiamo abbia urgente bisogno di rimettersi curvo a studiare sui libri di storia, se non vorrà incorrere in figure barbine con città meno accomodanti della nostra.
Stesse sontuose descrizioni sono state riservate per Alberobello ed Ostuni, quest’ultima comparsa anche nella descrizione riservata a Brindisi per completarne la “sparagnina” descrizione.
Al di là di questa polemica “dovuta”, in quanto amanti della nostra città, vi è da segnalare la positiva introduzione di un’escursione organizzata per le vie di Brindisi: due anni fa, invece, a bordo addirittura si sconsigliava la discesa a Brindisi.
Questo passo in avanti deve essere interpretato come un segnale di buona volontà da parte della compagnia, la quale, se saremo bravi, imparerà ad apprezzare pienamente anche la nostra città, al pari dei centri limitrofi più rinomati.
L’escursione organizzata brindisina prevede come prima tappa la visita della Chiesa di S. Maria del Casale. Dopodiché, i turisti verranno riportati in centro, dove visiteranno la scalinata virgiliana, la cattedrale, il tempio di S. Giovanni al Sepolcro e gli scavi di S. Pietro degli Schiavoni.
Peccato solo che non sia stato predisposto alcun itinerario naturalistico, terreno dove Brindisi la fa da leone con il suo splendido mare e le sue aree verdi. Ma ci sarà tempo anche per questo, se tutti i gangli della città dimostreranno di essere pronti ad un salto di qualità culturale, che si tramuterebbe automaticamente in un upgrade economico. Fondamentale sarà rispolverare il senso d’appartenenza e la capacità di fare squadra.
Andrea Pezzuto Redazione |