Il 25 e il 26 novembre il palcoscenico del Teatro Kopo’ di Brindisi accoglie lo spettacolo DONNA BISODIA E I SANTI INVENTATI di Patrizia La Fonte, una burla seicentesca giocata, cantata e suonata dal vivo con i battibecchi fra una ricca vedova credulona e un abate laico in uno scorcio di campagna toscana.
Storie, novelle, rispetti e dispetti tra una vedova benestante e un abate laico in uno Scorcio toscano del Seicento. In mezzo a battibecchi, canzoni, filastrocche e proverbi l’abate Guilberto cerca di dissuadere la credulona Monna Detta dalla devozione verso santi mai esistiti. Le rivela, prove alla mano, la vera storia di Donna Bisodia, santa molto venerata nelle campagne ma nata da uno strafalcione sul latino del Paternoster. Non sarà facile distogliere Monna Detta dai santi inventati o dalle infallibili filastrocche contro i malanni: ci vorranno pazienza e canzoni. Chissà che alla fine poi l’abate non riesca a conquistare la dama e offrire a se stesso una confortevole residenza in una bella villa circondata da ricchi poderi?
Il testo di Patrizia La Fonte si apre serenamente a un teatro di evasione, pur se sviluppato in un ambito colto. Donna Bisodia, peraltro citata anche da Antonio Gramsci nelle Lettera dal carcere, è un gioioso strafalcione, una chicca di paretimologia che qui si fa spunto per farci inoltrare in una selva toscana di adagi, detti e canzoni.