BRINDISI – Il Responsabile Azione Studentesca Brindisi Jacopo Sticchi interviene sula questione Biblioteca provinciale, chiusa ormai da tre mesi.

“È inammissibile – si legge nella nota – che la Biblioteca provinciale rimanga ancora chiusa dal 23 novembre ad oggi, a causa di un danneggiamento del sistema elettrico. Abbiamo appreso che in questi giorni sono state indette delle proteste da parte di movimenti giovanili di sinistra, ma non sappiamo se le reali finalità sono quelle della conoscenza o se questa è una scusa pretestuosa per avere, agli occhi dei ragazzi, il controllo rassicurante della cultura ed un luogo, quasi esclusivamente, riservato per sé stessi. La sinistra è ovviamente da sempre schierata, per ragioni storico-politiche, in prima fila quando c’è da tutelare la cultura, che erroneamente appare essere proprio una prerogativa ed una esclusiva di sinistra. Può infatti sembrare così giacché l’istruzione è sempre stata manipolata faziosamente a senso unico, ma è soprattutto dalla destra giovanile che si alza in coro la pretesa di una veritiera ed efficace informazione. In qualsiasi caso i diritti alla conoscenza non hanno né padroni né difensori più legittimi di altri, essi sono trasversali, con le dovute differenze, ad ambo le parti, anche se spesso e volentieri trascurati dalle istituzioni che, come in questo caso, sono rimaste impassibili in una situazione di disagio che ha interessato la Biblioteca provinciale. Per tale motivo chiediamo fermamente al presidente della Provincia, Maurizio Bruno, di fare la voce grossa nei confronti di Emiliano, suo compagno di partito, affinché giungano le risorse necessarie per ripristinare il prima possibile la struttura, fiore all’occhiello del territorio. Ci auguriamo però che l’immobilità del Presidente della Regione, non sia dettata da un senso di ritorsione verso gli esiti delle ultime elezioni amministrative, che hanno visto perdente il proprio candidato sindaco PD. Brindisi non merita di essere al centro di personalismi politici, che danneggiano la comunità ed in particolar modo i diritti dei giovani, i quali lamentano sempre più malessere nei confronti della propria città”.

Redazione




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