Il Consorzio BR4 approva il nuovo Piano Sociale di Zona

Il Consorzio ATS BR4 ha approvato il nuovo Piano di Zona, ieri nell’aula consiliare del Comune di Mesagne la firma del documento programmatico pluriennale con il quale i Comuni associati definiscono le politiche sociali rivolte alla popolazione dell’Ambito Territoriale coincidente con il Distretto Socio-Sanitario, in linea con il Piano Nazionale degli interventi e dei Servizi Sociali e con il Piano Regionale delle Politiche Sociali.

In rappresentanza delle parti chiamate alla sottoscrizione, frutto del percorso di costruzione del Piano e della concertazione territoriale che si è realizzata attraverso la partecipazione degli attori sociali chiamati alla definizione dell’atto, sono intervenuti: il presidente del Consorzio, dott. Antonio Calabrese; il direttore, dott. Pierpaolo Budano; la dott.ssa Caterina Binetti, dirigente della Sezione Inclusione Sociale Attiva della Regione Puglia; per l’ASL di Brindisi, il dott. Cesare Adriano Lucio Salerno, delegato dalla direzione del distretto socio-sanitario. «Rappresentanze organizzate del Terzo Settore, organizzazioni sindacali, diversi soggetti e realtà che operano a vario titolo nell’ambito del sistema di welfare hanno contribuito con impegno e apporti qualificati alla definizione del Piano Sociale di Zona, che si conferma un efficace strumento di cittadinanza attiva, utile a leggere bisogni sociali diversificati e in costante aumento», dichiara il presidente Antonio Calabrese.

La pronta erogazione dei servizi alla persona, l’azzeramento delle liste di attesa per l’assistenza domiciliare e l’integrazione scolastica, fiore all’occhiello studiato come best practice in altre regioni d’Italia, emergono tra gli obiettivi raggiunti, insieme all’intesa ottimale tesa all’integrazione socio-sanitaria, che sui territori ricompresi nell’Ambito Sociale 4 si è ottenuta grazie all’integrazione operativa tra ASL e Consorzio. Diverse le novità contenute nel Piano Sociale dei nove Comuni brindisini, tra queste la scheda che descrive le modalità di attivazione di un info-point oncologico, ideato in collaborazione con le reti di associazioni che offrono sostegno ai malati di tumore e alle loro famiglie, e un vademecum di progettazione per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO