Si terrà la settimana prossima, probabilmente giovedì, l’autopsia sul corpo di Clelia Ditano, la 25enne che la notte tra domenica e lunedì scorsi è precipitata nel vuoto, dopo aver aperto la porta dell’ascensore, cadendo dal quarto al primo piano, dopo un volo di circa 15 metri. La tragedia è avvenuta nella palazzina di Arca Nord Salento in via Saragat, a Fasano. Una vicenda sulla quale la Procura di Brindisi ha aperto un fascicolo d’inchiesta con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, per ora a carico di ignoti. Si tratta di un atto dovuto che richiede una serie di verifiche da svolgere attraverso la raccolta di testimonianze e di documenti. Il pm titolare del fascicolo è ora Livia Orlando che ha preso il posto di Giuseppe De Nozza. L’esame autoptico sarà eseguito dal dr. Domenico Urso, delegando gli accertamenti ai carabinieri e ai tecnici dello Spesal. Accertamenti che dovranno stabilire se si sia trattato di un incidente imprevedibile o di un guasto che poteva essere evitato con un’adeguata attività di manutenzione che pure era stata effettuata due mesi prima della tragedia. E non erano state segnalate anomalie. L’inchiesta della Procura punta a chiarire cosa sia successo quella notte e verificare se ci siano responsabilità sul fronte delle attività che periodicamente devono essere eseguite per garantire il corretto funzionamento dell’impianto. Intanto, sono stati acquisiti i primi documenti relativi alle operazioni di manutenzione presso la ditta incaricata. A tal proposito, il commissario di Arca Nord Cosimo Casilli ha precisato che sia la manutenzione dell’ascensore che i rapporti con la ditta che la effettua sono di competenza dell’amministratore di condominio che sarà presto ascoltato dagli inquirenti.