Premio Letterario Nazionale Città di Ceglie Messapica: Carlo Greppi il vincitore della 3^ edizione

Il vincitore Carlo Greppi al taglio finale della torta

E’ Carlo Greppi con il suo libro “Un uomo di poche parole. Storia di Lorenzo, che salvò Primo” (Laterza) il vincitore della terza edizione del “Premio Letterario Nazionale Città di Ceglie Messapica”. La serata di premiazione si è svolta ieri sera, giovedì 1° agosto, presso il MAAC (Museo Archeologico e di Arte Contemporanea) di Ceglie Messapica. Un’edizione, quella targata 2024, che ha riscosso un grande successo in termini di partecipazione, quantitativa e qualitativa: ben 37 le case editrici presenti. Una giuria esperta, composta dai membri del Comitato Scientifico, ha esaminato le opere letterarie edite nel 2022 e 2023, selezionando i finalisti e il vincitore dell’anno. Quest’anno, la Giuria degli Studenti è stata rappresentata dal Liceo Polivalente Don Quirico Punzi di Cisternino, diretto da Giovanni Mutinati. Cinque i finalisti che hanno presenziato alla serata finale:

  1. Ritanna Armeni, Il secondo piano, Ponte alle Grazie, Milano
  2. Lorenza Foschini, L’attrito della vita, La nave di Teseo, Milano
  3. Carlo Greppi, Un uomo di poche parole, Laterza, Roma
  4. Gian Marco Griffi, Ferrovie del Messico, Laurana editore, Milano
  5. Diana Ligorio, Occhi Di Lupo, Cuore Di Cane, La vita invisibile di un agente della DIA, Bompiani, Firenze-Milano
Un momento della serata al MAAC di Ceglie Messapica

 

Tutte le opere pervenute sono ora custodite nella biblioteca comunale “Pietro Gatti” di Ceglie Messapica, nella biblioteca provinciale “Annibale De Leo” di Brindisi e nella biblioteca del Liceo Polivalente Don Quirico Punzi di Cisternino.

Il vincitore, Carlo Greppi, torinese classe 1982, storico e scrittore, collabora con Rai Storia, organizza viaggi della memoria con l’associazione Deina ed è membro del Comitato scientifico dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, che coordina la rete degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea in Italia. Ha vinto il premio Ettore Gallo con L’ultimo treno. Racconti del viaggio verso il lager, per Laterza ha pubblicato 25 aprile 1945; per Feltrinelli, La nostra Shoah. Italiani, sterminio, memoria. Ed ora aggiunge al suo palmarès anche il Premio Letterario Nazionale Città di Ceglie Messapica, sotto la direzione artistica della prof.ssa Maria Antonietta Epifani che ne cura l’organizzazione in collaborazione con l’amministrazione comunale di Ceglie Messapica. A Greppi è andato un premio in denaro di 5mila euro.

Alla premiazione erano presenti – tra gli altri – il Prefetto di Brindisi Luigi Carnevale, il sindaco di Ceglie Messapica Angelo Palmisano, il vice sindaco Mariangela Leporale e la Giuria del Comitato scientifico composta dal prof. Mario Spedicato, docente di Storia moderna presso l’Università del Salento, Rocco Luigi Nichil (Ricercatore di Linguistica italiana presso l’Università del Salento), Fabio Moliterni (docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università del Salento) e Graziano Gala (scrittore e vincitore della 1^ edizione del Premio Letterario Nazionale città di Ceglie Messapica).

Assegnato anche il Premio Narrativa per ragazzi a Cristò, barese, libraio, classe 1976 con il suo libro L’estate i cui sparirono i cani, Giunti, 2023.

Al termine della serata – che è stata resa possibile grazie agli sponsor Cantine Risveglio di Brindisi, la ditta Chirulli Andrea e Diamond Centre Ludovisi di Roma – la direttrice artistica Maria Antonietta Epifani ha annunciato il tema della 4^ edizione del Premio Letterario Nazionale Città di Ceglie Messapica”: AMORE. “Narrazioni – ha detto la Epifani – nelle quali la tematica dei sentimenti e degli affetti in tutte le sue possibili declinazioni (amore, amicizia, eros, legami familiari) dà forma a romanzi spesso ibridi e dinamici nei quali il genere sentimentale si mescola o si intreccia con altre modalità di scrittura, dal fantasy all’epopea familiare. Al tempo del predominio dei social e dei Tik Tok – ha concluso la direttrice artistica – mettere al centro del racconto l’amore significa offrire ancora oggi spunti ed interrogativi sui nostri legami sociali e sulla nostra identità.

 

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