Riunione del tavolo permanente per la lotta allo sfruttamento lavorativo in agricoltura

Si è tenuta ieri, martedì 6 agosto, presso la Prefettura di Brindisi, la riunione del Tavolo permanente Provinciale per il contrasto dello sfruttamento lavorativo in Agricoltura e del Caporalato, punto di raccordo per il monitoraggio  e per la pianificazione di attività di intervento.

L’incontro prosegue le funzioni di raccolta dati, approfondimento e analisi delle problematiche occupazionali del comparto agricolo e di quelle legate alla piaga del caporalato e del lavoro sommerso nel brindisino avvenute tramite il ciclo di audizioni convocato la scorsa settimana dalla delegazione della Commissione Parlamentare d’inchiesta guidata dal presidente, sen. Tino Magni.

Al tavolo hanno preso parte diversi attori del territorio tra cui Carabinieri, Guardia di Finanza, INPS, ASL e sigle sindacali e datoriali.
ARPAL Puglia è stata rappresentata dalla dott.ssa Anna Loparco, Responsabile Unica P.O. dell’Ambito territoriale di Brindisi.

Durante l’incontro si è discusso di vari argomenti e si è posto l’accento sull’importanza ad oggi rappresentata dalla “Rete del lavoro agricolo di qualità”, il network di aziende agricole fondato su presupposti etici ed organizzativi che, garantendo la qualità dei processi e dei prodotti, valorizzano appieno il proprio potenziale economico e promuovono la crescita e il benessere dei territori in cui operano e che oggi nel brindisino sono 18.

I lavori della giornata si sono chiusi con l’intervento finale del Viceprefetto Vicario:

Dobbiamo mettere a sistema le necessarie informazioni, operando sulle direttrici che abbiamo tracciato fino ad oggi, implementandole nel prosieguo – afferma la dott.ssa Maria Antonietta Olivieri Prossimo appuntamento del Tavolo sarà a settembre con la partecipazione della Procura della Repubblica, a cui daremo un’informativa sugli spunti già emersi dal tavolo di oggi perché si possa continuare a lavorare. Partire da quell’obiettivo ma poi affrontare le altre tematiche oggi minuziosamente tratteggiate”.

 

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