Multiservizi: “Un’inaccettabile inerzia nella gestione di un’emergenza sociale”

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È con profondo rammarico e sdegno che siamo costretti ad evidenziare, ancora una volta, l’incompetenza e la superficialità con cui l’Amministrazione comunale sta gestendo la crisi della Brindisi Multiservizi (Bms).

Un dramma sociale e occupazionale che coinvolge 148 famiglie della nostra comunità, lasciate per oltre un anno nel limbo dell’incertezza dall’incapacità di chi dovrebbe tutelarle.

La possibile gestione della crisi affidata al Tribunale conferma quanto già da mesi evidenziato da tutta l’opposizione: le esitazioni ed i continui rinvii dell’Amministrazione Comunale hanno ormai condotto l’emergenza BMS ad un punto di non ritorno.

Un’ammissione di fallimento da parte di un esecutivo che in questi lunghi mesi non è stata in grado di mettere in atto alcuna strategia concreta per risollevare le sorti dell’azienda.

Oltre un anno speso all’inseguimento di un fantomatico piano industriale la cui inadeguatezza (nelle varie versioni succedutesi) era sotto gli occhi di tutti: nessuna visione concreta per il futuro, ma solo promesse vuote e documenti approssimativi, pieni di contraddizioni.

Il nuovo Assessore alle Partecipate – cui inopinatamente è stata scaricata la palla a pochi metri dall’arrivo – parla ancora di “prudenza” e di “studio di diverse soluzioni”. Parole che suonano ormai come un beffardo ritornello per le decine di lavoratori che vedono il loro futuro ormai segnato. Non bastano più le rassicurazioni: servono scelte concrete e immediate. E soprattutto, sarebbe servita da subito una guida tecnica competente – anche esterna – che potesse portare fuori la Bms dal baratro in cui, al di là della situazione storicamente compromessa, è stata definitivamente spinta da una gestione irresponsabile.

Il Consiglio comunale monotematico sulla vicenda Bms, a più riprese promesso e mai convocato, è l’emblema di un’amministrazione che ha perso completamente il contatto con la realtà. È inaccettabile che non si sia ancora discusso pubblicamente e in maniera trasparente del futuro di un’azienda che – ove rigorosamente gestita e controllata – dovrebbe rappresentare un pilastro economico e sociale per Brindisi.

Come consiglieri comunali di opposizione, non possiamo rimanere in silenzio di fronte ai recenti sviluppi, appresi solo dagli organi di stampa e mai formalmente condivisi dall’Amministrazione. Chiediamo con forza di essere resi partecipi delle scelte – anche le più estreme – operate da chi governa la Città. In tal senso riteniamo essenziale la convocazione immediata di un Consiglio comunale monotematico, nel quale l’Amministrazione dovrà finalmente chiarire in maniera definitiva e senza ambiguità quali azioni intenda intraprendere.

Il tempo perso è stato troppo ed ormai irrecuperabile. La città di Brindisi merita di più: merita un’amministrazione che sappia agire con coraggio, competenza e responsabilità, che sia capace di difendere i diritti di tutti i cittadini e di assicurare un futuro dignitoso alla nostra comunità.

Alessandro ANTONINO

Consigliere Comunale

Impegno per Brindisi

Diego RACHIERO

Consigliere Comunale

Attiva Brindisi

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1 COMMENTO

  1. Apprezzabile lo sforzo dei due consiglieri di offrire un contributo per essere annoverati fra i tanti che hanno immaginato di smuovere, sia pure di poco, la situazione della partecipata BSM. La profonda sconoscenza di diritto e di fatto, cui si informa detta società,non ha consentito e non consente l’uscita dalle sabbie mobili in cui è condannata a vivere. Suvvia, al di là di sapere che detta società è interamente partecipata dal Comune, chi sono stati e chi sono allo stato i soggetti o gli Organitrattanti la gestione di detta società. Ho avuto la ventura da giovaneprofessionista di affrontare, quale presidente del Collegio dei Revisori e con il primo Consiglio di Amministrazione della BSM presieduto da Giovanni Brigante le iniziali vicende della società BSM in provviding house . Invero, l’avvio ebbe breve durata dapoichè gli organi gestionali e di controllo della società presentarono le immediate dimissioni conseguenti all’accertato disimpegno dell’Ente comunale al rispetto della normativa conseguenziale all’house providing. In conclusione, allo stato, penso con grande tristezza alla mancata risoluzione della BSM che registra ancora assenze di conoscitori dello stato normativo e di fatto della società.
    Brindisi, 12/08/2024 Dott. Francesco Leoci

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