FP CGIL diffida ASL Brindisi: stabilizzazione immediata per il personale sanitario precario

La FP CGIL di Brindisi ha formalmente diffidato l’ASL Brindisi dal procrastinare ulteriormente l’avvio delle procedure di stabilizzazione del personale sanitario precario. Questa mossa decisa arriva in seguito alla delibera N. 1903 del 18/09/2024, che proroga gli incarichi a tempo determinato fino al 31 gennaio 2025, senza menzionare alcun piano di stabilizzazione.

Il sindacato sottolinea che la Regione Puglia si era già impegnata a “garantire la permanenza in servizio del personale che ha maturato i requisiti per la stabilizzazione ex Legge Madia e Legge di Bilancio 2022 (comprensivo del Milleproroghe)”. Questo impegno mirava a rafforzare strutturalmente il Servizio Sanitario Regionale, recuperare le liste d’attesa e valorizzare la professionalità acquisita dal personale, specialmente durante l’emergenza COVID-19.

La FP CGIL evidenzia che il personale in questione ha già maturato i requisiti previsti dalla normativa per la stabilizzazione, in base al D. Lgs n.75/2017 (Decreto Madia) e alla Legge n.234/2021, modificata dal DL n.198/2022. Inoltre, sono stati approvati Piani Assunzionali con le DGR n.412/2023 e n.640/2023, e autorizzate le spese necessarie per l’ASL Brindisi con le DGR n.1429/2023 e n.690/2024.

Il sindacato denuncia che, mentre altre Aziende sanitarie pugliesi (come l’ASL Lecce) hanno già avviato le procedure di stabilizzazione, l’ASL Brindisi non ha intrapreso alcuna azione concreta. Questa inazione crea “una inaccettabile disparità di trattamento tra lavoratori dello stesso settore e all’interno della medesima regione, in palese violazione dei principi di equità e non discriminazione”.

La FP CGIL avanza sei richieste specifiche all’ASL Brindisi:

  1. Modificare la delibera N. 1903 del 18/09/2024, includendo iniziative di stabilizzazione per il personale con i requisiti necessari.
  2. Avviare immediatamente le procedure di stabilizzazione per tutto il personale precario avente diritto.
  3. Convocare urgentemente un tavolo tecnico con le organizzazioni sindacali.
  4. Predisporre un cronoprogramma dettagliato per concludere l’iter di stabilizzazione entro il 31/12/2024.
  5. Organizzare un incontro urgente con la Direzione Generale dell’ASL e l’Assessorato alla Sanità regionale per chiarire eventuali ostacoli burocratici.
  6. Garantire massima trasparenza, pubblicando regolarmente aggiornamenti sullo stato di avanzamento delle procedure.

Il sindacato sottolinea che il precariato nel settore sanitario non solo viola i diritti dei lavoratori, ma ostacola anche l’efficienza e l’efficacia del sistema sanitario. “La stabilità lavorativa è condicio sine qua non per garantire elevati standard qualitativi nelle prestazioni sanitarie, continuità assistenziale e il pieno sviluppo delle competenze professionali”, afferma la FP CGIL.

In caso di inerzia da parte dell’ASL, la FP CGIL si riserva di intraprendere “tutte le azioni sindacali e legali necessarie” a tutela dei diritti dei lavoratori rappresentati.

Il sindacato conclude ribadendo il proprio “impegno incondizionato nella lotta contro ogni forma di precarietà lavorativa, per un servizio sanitario pubblico adeguato, efficiente e rispettoso dei diritti di tutti i suoi operatori e dei cittadini”.

La FP CGIL attende ora un tempestivo riscontro e un’azione immediata da parte dell’ASL Brindisi, rimanendo a disposizione per ulteriori chiarimenti e approfondimenti.

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