San Raffaele Ceglie, i Sindacati: “STOP alle strumentalizzazioni politiche. La ASL BR, tra mille difficoltà, sta facendo il suo”

Nelle ultime ore, la ASL di Brindisi ha comunicato alle organizzazioni sindacali le procedure adottate per l’internalizzazione del personale e dei servizi offerti dal Centro di Riabilitazione “San Raffaele” di Ceglie, in conformità con quanto previsto dalla legge regionale 21/2024.

Le dichiarazioni del Consigliere Amati, che evidenziano una presunta inerzia da parte della ASL di Brindisi nel non tenere conto delle ripetute indicazioni della Regione Puglia riguardo alle problematiche del Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica, così come la richiesta di commissariamento dei vertici ASL o di un commissario ad acta, appaiono quindi incomprensibili e ingiustificate. Infatti, fino a ieri sono pervenuti apprezzamenti da parte della politica, della società civile e anche dai sindacati per l’impegno che il Direttore Generale, Dr. Maurizio De Nuccio, ha dimostrato fin dal primo giorno del suo insediamento.

Queste affermazioni dimostrano come la “questione politica” e le relative competenze in materia di sanità pubblica e privata rappresentino il problema principale nella gestione del sistema sanitario in questa provincia e regione.

Ad oggi, risulta alle scriventi che la Regione Puglia non ha inviato né formalizzato alcun atto, contrariamente a quanto sostenuto dal consigliere. D’altra parte, sarebbe difficile giustificare una deroga a una sospensiva del TAR di Lecce in relazione alla legge promulgata dalla Regione Puglia, che presenta aspetti contrastanti e confusi. È superfluo ricordare che tale legge ha subito un ricorso da parte del Consiglio dei Ministri per illegittimità costituzionale il 23/07/2024 (GU 1ª Serie Speciale – Corte Costituzionale n. 35 del 28/08/2024).

Si accusa dunque il Management Aziendale di incapacità gestionale e di mancata applicazione delle normative, attraverso la consueta identificazione di un “capro espiatorio”, celando le carenze e le inefficienze di altri, come coloro che hanno partecipato alla stesura della legge in questione.

Chiediamo al Presidente Emiliano un intervento per ripristinare un clima di rispetto nei confronti delle persone incaricate della gestione dell’Azienda, che tutela la “salute e il benessere dei cittadini”.

Chiediamo al Consigliere Amati, riprendendo quanto già fatto durante un’assemblea pubblica con i lavoratori del Centro di Ceglie, di avviare un intervento di modifica alla suddetta legge, affinché non ci sia alcun rischio riguardo all’assunzione dei lavoratori all’interno del servizio pubblico.

Invitiamo la classe politica a ripristinare uno stato di legalità e a lasciare ai soli attori sociali le attività sindacali. Inoltre, esortiamo a evitare polemiche e reclame politiche inutili, evitando attacchi ingiustificati alla Dirigenza della ASL BR, nella quale riponiamo fiducia per l’impegno profuso in questa questione.

Infine, chiediamo a chi continua a sostenere erroneamente e pubblicamente che il ritorno al pubblico del San Raffaele è una battaglia condotta “in solitaria”, di riflettere e, se possibile, di prendere visione di alcuni documenti redatti dalle scriventi in passato.

Le Segreterie Territoriali UIL FPL BRINDISI, CISL FP E FIALS.

 

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