Ancora una sconfitta, questa volta a opera del Gravina, che conferma ulteriormente quanto sia problematico il momento che il Brindisi sta vivendo. Sul campo di Matera si sono visti subito i nuovi arrivati che hanno dato il loro contributo ma che non hanno apportato sostanziali miglioramenti al gioco brindisino. Su cinque partite ufficiali disputate (quattro di campionato e una di coppa) i numeri sono impietosi: un solo punto conquistato ad Andria e quattro sconfitte con cinque gol subiti e zero realizzati.
L’arrivo del nuovo tecnico Ragno ha certamente rappresentato un segnale forte sia per la squadra che per i tifosi, facendo capire come la società sia fortemente orientata a perseguire il difficile obiettivo della salvezza, non lesinando ulteriori sforzi finanziari a quelli già messi in atto; ma si sa, in campo a giocare non è il denaro ma bensì i giocatori che ora, con il nuovo allenatore, dovranno dimostrare di avere quelle qualità tecniche e caratteriali necessarie per realizzare una vera e propria impresa sportiva.
Mister Ragno non poteva certo fare il miracolo di trasformare i bianco azzurri nel giro di pochi giorni e probabilmente avrà colto l’opportunità di questo match per valutare meglio il valore degli atleti che compongono la rosa, e averlo visto al termine della partita parlare sul campo attorniato dai suoi ragazzi è indicativo di come lui voglia trasmettere coraggio, grinta, entusiasmo a un gruppo che probabilmente sta subendo una esagerata pressione psicologica causata dalla pesante penalizzazione in classifica. L’augurio dei tifosi bianco azzuri è che riescano a scrollarsi di dosso quanto prima questa tensione, a partire da domenica prossima quando al “Fanuzzi” sarà di scena la Palmese, formazione che ha messo alle corde il quotato Casarano. Incrociamo le dita.
Giancarlo Errico
