Brindisi, ancora una volta, sulla scorta di altre situazioni inerenti all’annoso problema della raccolta dei rifiuti, manifesta il volto di una città desolata e insensibile alla propria igiene. A dimostrare il penoso ed inesistente servizio di spazzamento stradale è un video, dal quale abbiamo estratto questa foto, indicativa del livello dell’incuria urbana: è una via del rione Santa Chiara, totalmente depravata dalla sporcizia. Il marciapiede, tappezzato di cartacce, oggetti di plastica, frammenti di immondizia di ogni sorta e sostanze oleose che sono fuoriuscite dai sacchetti atti a raccogliere la spazzatura delle abitazioni, a causa del suo sudiciume impedisce la possibilità di transito. Non soltanto, dunque, il sistema del prelievo dei rifiuti sta rivelando la propria insufficienza, ma anche la auspicata pulizia successiva alla raccolta degli scarti urbani sta confermando il suo carattere di azione fittizia. Come noto, il Comune di Brindisi, a partire dal 1° ottobre del 2023, ha affidato a Teorema S.p.a., società del gruppo AVR, l’appalto del servizio di igiene urbana, preoccupandosi di esporre le nuove modalità di raccolta differenziata, rese esecutive il 17 giugno del 2024. Queste le dichiarazioni dell’azienda preposta alla raccolta dei rifiuti solidi del brindisino al momento dell’assunzione dell’incarico:

«È un onore per la nostra azienda contribuire al benessere di una città così intrisa di storia e cultura. Ci impegniamo non solo a garantire un’operatività corretta, ma anche a ripristinare il decoro che Brindisi merita. Il rispetto per l’ambiente è parte integrante della nostra filosofia aziendale, e intendiamo coinvolgere attivamente tutti i cittadini in un percorso ecologico che ci conduca verso un futuro sostenibile».

Parole che, come appena visto, non soltanto non trovano rispondenza nella realtà, ove il tema della gestione rifiuti sta diventando sempre più aggrovigliato e preoccupante, ma in particolare calzano alla perfezione con una espressione divenuta oggi proverbiale, adoperata da Cicerone in una delle sue Epistulae: «Sunt facta verbis difficiliora». I fatti sono più difficili delle parole. Detto in altri termini a noi comuni: «Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare».

Iolanda Vitali

 

1 COMMENTO

  1. Strano però che per il nostro primo cittadino con relativa amministrazione comunale ed altri ancora, TUTTO VA BENE !!!!!
    Mah !!!!!
    Addirittura ora si parla di fototrappole da posizionare (vedremo se li posizioneranno in Cellini od in altre zone dove anche chi di dovere ha paura ad avvicinarsi), poi ci saranno gli ispettori ambientali ………
    Insomma tutto va cadere come sempre, agli IRRESPONSABILI dei cittadini tutti, che non collaborano !!!!!!
    Perché il Comune non comincia a fare uscire a galla, quella grandissima percentuale di cittadini che non ha MAI PAGATO LA TASSA DELL’IMMONDIZIA ???????
    Sanno perfettamente che questa Società ha fatto un buco nell’acqua prima ancora che cominciasse, però la tengo anzi la dovranno tenere in piedi…….per volontà di chi ??????
    Magistratura dove sei !!!!!!!!

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