Il saluto ad Antonio Macchia di Alleanza Verdi Sinistra

ALLEANZA VERDI_SINISTRA saluta il compagno Antonio Macchia, che lascia la Segreteria generale della Cgil di Brindisi dopo 8 anni di costante, generoso e necessario impegno, augurando al contempo buon lavoro al nuovo Segretario provinciale eletto, Massimo Di Cesare.

Quel quadrato rosso è stato e siamo fiduciosi continuerà ad essere, un gigantesco ombrello, sotto il quale, insieme, abbiamo lottato, marciato, prodotto centinaia di iniziative e vertenze lavorative, ambientali e sociali e contro le guerre, insieme ad associazioni ambientaliste, di partigiani, di lotta a tutte le mafie, comitati territoriali e organizzazioni di volontariato. Spesso abbiamo ottenuto risultati che, da soli, non sarebbero stati raggiunti.

A volte a qualcuno è – strumentalmente – apparso che molte di queste lotte che hanno visto in prima fila Antonio Macchia, siano andate oltre quelle tipicamente sindacali,non volendo riconoscere in esse i principi e i valori di un grande Sindacato come la Cgil al passo di tempi sempre più complessi, difficili. Tempi e sfide che richiedono impegni corali alle grandi organizzazioni, nel rispetto delle reciproche autonomie e non tradendo mai in ogni caso i diritti e gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori rappresentati.

Lottare per una sanità pubblica di qualità, a Brindisi come a Modena, a Palermo come a Bologna, non è forse una battaglia sacrosanta per tutti i lavoratori, non solo per quelli del settore sanitario? Senza un sistema sanitario pubblico efficiente, ogni aumento contrattuale o sistema sanitario integrativo sarebbe insufficiente, lasciandoci tutti più vulnerabili e indifesi.

Contrastare con assemblee, manifestazioni e raccolte di firme l’autonomia differenziata, non è forse una necessaria battaglia all’ultimo consenso per non spaccare definitivamente l’Italia in regioni/staterelli? Senza una guida e un sentire solidale comune, prevarrebbe ancor più un miope egoismo che finirebbe per penalizzare anche coloro che oggi sembrano vincenti, rendendosi tutte più deboli verso i medi e grandi players economici e industriali, al cospetto dei quali, è facile immaginarlo, saranno ancora più genuflesse e in concorrenza tra di loro, offrendo di tutto per pietire una manciata di posti di lavoro.

Antonio Macchia è stato un Segretario che ha saputo leggere in anticipo certe dinamiche come queste, riuscendo a dire dei necessari NO su progetti come il Deposito costiero Edison nell’area meglio infrastrutturata del nostro Porto, che in cambio di poche decine di posti di lavoro a regime, avrebbero zavorrato le potenzialità del Porto e della logistica, penalizzando un diverso e certamente più sostenibile ed economicamente promettente futuro per Brindisi, con prospettive di oltre 700 posti di lavoro solo dalla logistica. Allo stesso tempo, ha saputo dire i giusti e necessari SÌ, sempre in maniera collettiva.

Antonio in ogni battaglia, ha sempre gettato il cuore oltre ogni ostacolo, di qualsiasi grandezza e pericolosità fosse e noi, come Europa Verde e Sinistra Italiana, siamo qui doverosamente a riconoscerglielo e ad augurargli di ottenere nuovi successi nei prossimi incarichi annunciati che lo attendono.

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