In occasione dello sciopero nazionale DEL 18/10/2024 dei lavoratori del settore automotive, indetto da AQCFR, FISMIC CONFSAL e UGLM, si sono tenute simultaneamente diverse manifestazioni in più città, tra cui Bari. Il presidio a Bari ha visto la partecipazione di numerosi lavoratori e rappresentanti sindacali che hanno espresso le loro preoccupazioni in merito al futuro dell’industria automobilistica italiana, tra cui la delegazione di Brindisi .
Davide Sciurti, ha partecipato come componente della Segreteria regionale CONFSAL Puglia, ha sottolineato l’importanza di questa mobilitazione: ”Non siamo contro nessuno, ma vogliamo sensibilizzare l’Europa e il governo italiano riguardo allo slittamento della data del 2035 per l’eliminazione dei veicoli a combustione interna e sollecitare l’adozione di ulteriori strumenti di tutela sociale per accompagnare la transizione ecologica del settore automotive”.
Durante la giornata, una delegazione composta da Davide Sciurti Confsal e Giovanni Morga segretario FISMIC CONFSAL Bari e altri rappresentanti sindacali è stata ricevuta dal presidente della Task force Lavoro Leo Caroli, l’assessore all’Ambiente Triggiani, con delega alla grandi vertenze.
In tale occasione, è stata ribadita la necessità di attivare un tavolo di crisi permanente regionale, coinvolgendo tutte le istituzioni nazionali, locali ed europee, per affrontare le grandi vertenze del settore. Dopo aver ascoltato le istanze e proposte sindacali, l’assessore ha comunicato che si impegnerà ad attivare un tavolo di crisi permanente con tutte le organizzazioni sindacali, le istituzionali locali nazionali e europee, con la possibilità di chiedere la partecipazione e presenza del presidente della commissione Ambiente dell’Ue”.
Consideriamo molto utile l’impegno della Regione Puglia e riteniamo che sia un buon risultato aver acquisito questa disponibilità , da considerarsi come punto di partenza nel coinvolgere tutte le istituzioni ai vari livelli.
Sciurti ha concluso: ”Ringraziamo le istituzioni per l’apertura dimostrata e consideriamo quello di oggi un buon risultato, ma resta ancora molto da fare per garantire un futuro solido all’industria e ai lavoratori del settore automotive.
Continueremo a lottare per salvaguardare i diritti dei lavoratori e per un processo di transizione equo e sostenibile”.
Davide Sciurti, ha partecipato come componente della Segreteria regionale CONFSAL Puglia, ha sottolineato l’importanza di questa mobilitazione: ”Non siamo contro nessuno, ma vogliamo sensibilizzare l’Europa e il governo italiano riguardo allo slittamento della data del 2035 per l’eliminazione dei veicoli a combustione interna e sollecitare l’adozione di ulteriori strumenti di tutela sociale per accompagnare la transizione ecologica del settore automotive”.
Durante la giornata, una delegazione composta da Davide Sciurti Confsal e Giovanni Morga segretario FISMIC CONFSAL Bari e altri rappresentanti sindacali è stata ricevuta dal presidente della Task force Lavoro Leo Caroli, l’assessore all’Ambiente Triggiani, con delega alla grandi vertenze.
In tale occasione, è stata ribadita la necessità di attivare un tavolo di crisi permanente regionale, coinvolgendo tutte le istituzioni nazionali, locali ed europee, per affrontare le grandi vertenze del settore. Dopo aver ascoltato le istanze e proposte sindacali, l’assessore ha comunicato che si impegnerà ad attivare un tavolo di crisi permanente con tutte le organizzazioni sindacali, le istituzionali locali nazionali e europee, con la possibilità di chiedere la partecipazione e presenza del presidente della commissione Ambiente dell’Ue”.
Consideriamo molto utile l’impegno della Regione Puglia e riteniamo che sia un buon risultato aver acquisito questa disponibilità , da considerarsi come punto di partenza nel coinvolgere tutte le istituzioni ai vari livelli.
Sciurti ha concluso: ”Ringraziamo le istituzioni per l’apertura dimostrata e consideriamo quello di oggi un buon risultato, ma resta ancora molto da fare per garantire un futuro solido all’industria e ai lavoratori del settore automotive.
Continueremo a lottare per salvaguardare i diritti dei lavoratori e per un processo di transizione equo e sostenibile”.