In riferimento alla nota a firma di alcune associazioni in merito alla conferenza di servizi di adeguamento del PRG al PPTR si ribadisce il rispetto della legittimità del procedimento promosso da questa Amministrazione.
Al riguardo l’azione amministrativa proposta non solo è legittima ma non poteva essere diversa da quella concretamente adottata in virtù della L. n. 241/90 e della previsione espressa dal Regolamento comunale che esclude esplicitamente l’istituto della “Partecipazione degli interessati al procedimento” nei confronti dell’attività del Comune diretta alla emanazione di atti di pianificazione e di programmazione.
Per tali atti restano ferme le particolari norme che regolano i relativi procedimenti.
L’art.97 delle Nta del Pptr in particolare indica in maniera chiara qual’è il percorso che i Comuni devono seguire nel procedimento di adeguamento del proprio strumento urbanistico generale al PPTR. È prevista una fase di partecipazione in cui tutti i cittadini ed i portatori di interesse diffuso possono presentare le proprie osservazioni ed una fase in cui le amministrazioni, quali soggetti preposti alla pianificazione e alla tutela del territorio, procedono alla copianificazione. In particolare:
Entro il termine di 90 giorni dalla trasmissione della proposta di adeguamento l’Ente locale convoca una conferenza di co-pianificazione, nella forma di Conferenza di Servizi ai sensi della L. 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., per condividere gli approfondimenti operati alla scala locale delle conoscenze, degli obiettivi e delle disposizioni normative del PPTR (… ) Alla conferenza partecipano, oltre che la Regione, la Provincia o il Comune interessato, gli uffici ministeriali competenti ai sensi del Codice e tutti gli altri enti competenti volta per volta individuati.
L’amministrazione comunale ha seguito esattamente quanto indicato.
E’ sufficiente analizzare la cronistoria del procedimento, partito con la delibera della Commissione straordinaria n. 107 del 19.04.2023 di adozione della proposta di adeguamento al pptr del prg, per sostenere che l’amministrazione comunale ha favorito la massima partecipazione con incontri pubblici, non se ne organizzavano da tempo, e con una notevole dilazione dei tempi previsti per la presentazione delle osservazioni prorogati da 60 giorni a quasi un anno.
Ciò al fine di garantire la massima partecipazione e trasparenza e al contempo avvalersi del contributo collaborativo di quanti ne hanno fatto richiesta, provvedendo ad istruire e valutare tutte le osservazioni giunte anche oltre il termine stabilito, considerato non perentorio.
Non è certamente quindi costume di questa amministrazione “sbattere la porta in faccia” ne tanto meno impedire la partecipazione ad alcuno, a condizione però di non inficiare la regolarità del procedimento.
Risulta evidente infatti che nella fase della co-pianificazione la partecipazione non è prevista, come peraltro condiviso con gli uffici regionali e ministeriali e riscontrabile da una loro prassi consolidata.
Infine, come lo stesso articolo 97 recita, l’adeguamento del PRG al PPTR rappresenta un approfondimento di conoscenza a livello locale e, per questo, una volta concluso comporta variazione dello stesso PPTR. È evidente quindi quale sia l’estrema attenzione, la professionalità e la competenza, con cui gli uffici della Regione e del Ministero dei BBCC guardino agli elaborati prodotti dal Comune e ne verifichino in maniera estremamente rigorosa la coerenza con le norme del PPTR, prevedendo anche sopralluoghi sul campo e approfondimenti scientifici.
In ogni caso i Verbali delle diverse sedute della Conferenza dei servizi sono pubblici e per norma allegati alla delibera.
Alla luce di tutto quanto rappresentato appare quindi evidente la legittimità, la trasparenza e la partecipazione garantiti al pari dell’impegno condiviso in termini di tutela ambientale e paesaggistica al fine di consentire uno sviluppo sostenibile del nostro territorio.
