BRINDISI – Sabato 1 aprile (ore 19) l’ultimo appuntamento con le visite guidate nel Teatro Verdi di Brindisi. In programma nel foyer il reading di Mimmo Tardio «Madeleine» con il commento musicale di Gaetano Leone. Un viaggio nella grandezza dell’infanzia e nel piacere della scrittura.

Ingresso gratuito con prenotazione.

Come ogni primo sabato del mese torna al Verdi di Brindisi, la rassegna di visite guidate nel nostro teatro: «Dietro le quinte», questo il titolo dato all’iniziativa promossa dall’assessore al Teatro Francesca Scatigno, si riaffaccia sabato 1 aprile, con inizio alle ore 19, per unire i luoghi del teatro con le eccellenze artistiche e produttive della nostra città. È l’appuntamento che chiude l’iniziativa, cominciata lo scorso mese di dicembre e proseguita in un crescendo di partecipazione tra performance, degustazioni e la curiosità di indagare la “faccia nascosta” del teatro.

L’ingresso è gratuito – fino al completamento del gruppo – con prenotazione obbligatoria al numero del botteghino 0831 562 554 (dal lunedì al venerdì ore 10-13 e 17-20).

Il teatro si apre, dispone il pubblico nelle sue “stanze segrete” e diventa la vetrina per artisti e aziende: già, perché sabato 1 aprile nel foyer tornerà la Cioccolateria Bernardi con un desk di degustazione delle sue prelibatezze e gli ospiti saranno accolti con un reading di Mimmo Tardio dal titolo «Madeleine», un viaggio affascinante nel piacere della lettura e della poesia, nelle ragioni della scrittura, nella grandezza dell’infanzia. Una piccola lezione sulla necessità di riprendersi il piacere delle storie, un viaggio breve e denso, che l’autore e interprete divide con la seconda voce, l’attrice Giampiera Dimonte, tra racconti, poesie e musica. «Madeleine» è il dolcetto soffice a forma di conchiglia che lo scrittore parigino Marcel Proust inzuppa nel tè e nel cui profumo ritrova emozioni, sapori e odori legati al passato. Tardio usa la metafora di Proust per rivivere con la memoria immagini, attimi, pensieri e sensazioni e ridisegnare lo scenario di un’infanzia felice, dove è cominciata buona parte della sua esperienza creativa.

Il viaggio nel testo, riadattato per l’occasione, sarà accompagnato da brani musicali eseguiti da Gaetano Leone (chitarra) e Artur Xheraj (flauto), storie di milonghe, cantilene e arie del Sud America che faranno da cornice alle suggestioni della narrazione.

Concluso il reading, comincerà il vero tour nel politeama, a cominciare dalla sosta sul cristallo che dal foyer si affaccia sul sito archeologico sottostante: un’incursione nella pancia del teatro, tra percorsi labirintici e vani tecnici, guidata dal direttore artistico Carmelo Grassi con il supporto di Chiara Mazza della società Eliconarte. Un modo originale di andare a teatro e scoprire le dinamiche che si celano dietro ogni spettacolo. Il teatro mostra la sua veste meno esposta, quella declinata a una esperienza singolare e al significato di termini poco comuni come tiro, macchina scenica, cantinelle, ballatoio, contrappesi, fondale, quinte, celetti, mantegno, sdoppi, rocchetti e tanti altri ancora.

Dopo il teatro-circo, la musica, la danza e la prosa, la letteratura chiude gli appuntamenti della rassegna, un sorvolo sui generi che si è compiuto di pari passo con la scoperta del teatro, la partecipazione alla sua attività e l’incontro con gli artisti del territorio: il teatro compie così la sua missione, quella di proporsi come un processore culturale di nuova generazione capace di contribuire alla crescita della comunità e di abbattere qualsiasi recinto sociale.

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