BRINDISI – “E’ assurdo che il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, abbia detto che l’approdo per il gasdotto si debba fare a Brindisi, solo perché lo ha deciso lui”.
Lo afferma, in una nota, il coordinatore provinciale di Noi con Salvini Paolo Taurino che prosegue: “I cittadini non si sono espressi. Noi con Salvini propone un referendum: diamo la parola ai cittadini. Siamo una democrazia ed i politici non devono decidere per noi. In questi casi, chi è in politica deve essere portatore della volontà dei cittadini e non di interessi personali. Siamo scottati e siamo stati mortificati perché dalle promesse di Vendola (“un pannello fotovoltaico in più per un pugnetto in meno di carbone”) abbiamo ricevuto uno sfregio alla nostra terra. Questo dovrebbe capire Emiliano! Se realmente gli stesse a cuore Brindisi, come dice (ma ne dubito ed i motivi sono sotto gli occhi di tutti), dovrebbe indire un referendum. Inoltre, se Emiliano e le 50 sfumature del PD avessero veramente avuto un piano industriale, sicuramente non avrebbero mai permesso di far costruire i tubi di TAP in Germania, trasportati poi in Scozia per il rivestimento e trasportati successivamente nel nostro porto… si sarebbero potuti costruire all’ILVA. Credo, infine, che la vicenda TAP metta in rilievo il silente, mortificante e vergognoso atteggiamento del PD brindisino che, per bocca del suo ultimo ed unico consigliere comunale, Antonio Elefante, dovrebbe, qualora ne fosse capace, contrapporsi alle continue provocazioni del presidente Emiliano che, su ogni tavolo istituzionale, politico e ministeriale, cerca di sminuire e ‘svendere’ Brindisi. Vorremmo noi tutti capire quale sia la sua idea di sviluppo del territorio e di ripresa economico-sociale della città. Tutte le istituzioni del basso Salento manifestano ed impediscono l’abbattimento degli ulivi, laddove la politica regionale cerca di dirottare su Brindisi il problema. Senza considerare che la nostra gente continua ad ammalarsi e MORIRE nel totale silenzio e nella preoccupante indifferenza di chi dovrebbe governarci”.




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