RINDISI – Si è svolto nella tarda serata di ieri, venerdì 5 maggio, l’incontro tra Cobas ed Amministrazione Comunale di Brindisi, alla presenza del sindaco Angela Carluccio e del tecnico Francesco Zingarello per discutere sul problema rifiuti.

Lo fa sapere il Cobas in una nota a firma di Bobo Aprile.

“La prima domanda che il Cobas ha rivolto alla Amministrazione è quali decisioni stia pensando di adottare in relazione a questa grave crisi della raccolta, di quella differenziata in particolare.  Il sindaco ha risposto, confermando  la revoca alla ditta Falzarano  e di essersi rivolta all’avvocato Grandaliano  in qualità di esperto  del settore rifiuti per ricevere dei consigli nel settore rifiuti. L’avvocato Grandaliano  ha  guidato per tanti anni l’AMIU Bari-Foggia e da qualche mese è responsabile per la Regione Puglia degli impianti di trattamento dei rifiuti. L’Amministrazione nega qualche possibilità di subentro dell’Amiu in città, avendo già in passato ricevuto risposte negative. Il Cobas aveva sentito già nei mesi voci che alla proposta di ingresso di Amiu a Brindisi, con il Presidente Emiliano in testa,  c’era stato  il  veto del Sindaco di Bari Antonio De Caro. L’Amministrazione – scrive Aprile – oltre a guardarsi intorno e cercare di trovare una ditta che sostituisca  Ecologica Pugliese, sta pensando di costituire per la raccolta dei rifiuti una municipalizzata brindisina, con tempi che non sarebbero comunque vicini. Il Cobas ha chiesto informazioni sul pagamento degli stipendi, ricevendo come risposta ulteriori preoccupazioni da parte della Amministrazione in quanto il tribunale deciderà giorno 10 maggio il fallimento di Ecologica Pugliese e che sono troppi mesi che si sostituisce alla stessa azienda nel pagamento. La Amministrazione Comunale non intende intanto restituire le somme delle multe comminate ad Ecologica in quanto sta studiando se si opporrà alla sentenza del Tar, che ha visto vincente  Ecologica Pugliese, ricorrendo al Consiglio di Stato. L’Amministrazione non intende nemmeno cedere ai ricatti occupazionali realizzati dalla Ecologica, la quale  ha lasciato i precari a casa affermando che non ha abbastanza soldi. Pronta a cambiare idea se avesse ricevuto  le somme delle multe. L’Amministrazione chiederà invece  ad  Ecologica una prova di buona volontà chiedendo  l’utilizzo di questi precari solo nel settore della raccolta differenziata, precipitata dopo qualche momento di significativa risalita. Questo permetterebbe alla azienda  di avere meno multe e poter pagare questi lavoratori. Il Cobas si è lamentato fortemente della pessima organizzazione del lavoro di Ecologica e della scarsa sicurezza sul posto di lavoro. La Ecologica ha un parco mezzi  pericoloso già per la sola circolazione, vista la  possibilità di uscire da soli fuori strada. La Amministrazione ha risposto che stava mettendo in campo per i controlli la Polizia Municipale e inoltre di aver saputo dell’arrivo di un gruppo nuovi mezzi. Alla mancanza di sicurezza  è necessario mettere uno stop immediato, alla luce anche delle varie denunce fatte dal Cobas  agli Enti preposti. Il Cobas ha chiesto alla Amministrazione di non perdere un solo secondo ad affrontare questa situazione. Il Cobas  coinvolgerà nei prossimi giorni associazioni, movimenti, cittadini, per delle necessarie azioni di protesta”.




LASCIA UN COMMENTO