BRINDISI – La notizia ha del clamoroso: secondo l’Autorità Nazionale Anti Corruzione, la polizza presentata lo scorso anno dalla Ecologica Pugliese sarebbe falsa! Fu il Commissario Prefettizio Castelli, nel maggio scorso, ad inviare la segnalazione all’Anac a seguito di verifiche interne che fecero sorgere forti dubbi sulla liceità della stessa. A distanza di un anno è giunta la risposta dell’Autorità nazionale guidata da Cantone, la quale ha dato ragione ai sospetti del Comune ed ha consequenzialmente irrogato alla ditta una sanzione pari a 25.000 euro. Ciò, trova il suo fondamento normativo nell’art. 213 c. 13 del D.Lgs. 50/2016, che recita: “[…] Nei confronti dei soggetti che a fronte della richiesta di informazioni o di esibizione di documenti da parte dell’Autorità forniscono informazioni o esibiscono documenti non veritieri e nei confronti degli operatori economici che forniscono alle stazioni appaltanti o agli enti aggiudicatori o agli organismi di attestazione, dati o documenti non veritieri circa il possesso dei requisiti di qualificazione, fatta salva l’eventuale sanzione penale, l’Autorità ha il potere di irrogare sanzioni amministrative pecuniarie entro il limite minimo di euro 500 e il limite massimo di euro 50.000. Con propri atti l’Autorità disciplina i procedimenti sanzionatori di sua competenza”.
Ma non finisce qui: l’Anac sta istruendo la procedura per iscrivere la Ecologica Pugliese nel casellario informatico ai fini dell’esclusione della stessa dall’affidamento attuale e da quelli futuri. L’art 80 del sopra citato decreto legislativo, infatti, al comma 12 statuisce che “In caso di presentazione di falsa dichiarazione o falsa documentazione, nelle procedure di gara e negli affidamenti di subappalto, la stazione appaltante ne dà segnalazione all’Autorità che, se ritiene che siano state rese con dolo o colpa grave in considerazione della rilevanza o della gravità dei fatti oggetto della falsa dichiarazione o della presentazione di falsa documentazione, dispone l’iscrizione nel casellario informatico ai fini dell’esclusione dalle procedure di gara e dagli affidamenti di subappalto ai sensi del comma 1 fino a due anni, decorso il quale l’iscrizione è cancellata e perde comunque efficacia”.
E’ bene precisare, però, che gli atti dell’Anac potranno essere impugnati dalla ditta davanti al Giudice Amministrativo.
L’avv. Trane, Dirigente dell’Ufficio Contratti ed Affari Legali, ha confermato la veridicità della ricostruzione e, interpellato sui tempi necessari per la conclusione dell’istruttoria che potrebbe portare all’esclusione della ditta dall’affidamento, ha così risposto: “Tenga presente che l’Anac ha irrogato la sanzione a distanza di un anno dalla nostra segnalazione, quindi immagino che i tempi necessari per l’iscrizione della ditta nel casellario informatico, propedeutica all’esclusione della stessa dall’affidamento in corso, saranno abbastanza lunghi”.
Bisognerà pertanto comprendere: come si porrà l’Ecologica Pugliese rispetto al pesantissimo intervento dell’Anac; come il Comune potrà utilizzare tutto ciò per scardinare il rapporto con la ditta barese che, in verità, non è mai decollato.
Chissà se coloro i quali decisero di sostituire la Monteco, adesso si pentono di una scelta che ha portato la città a sprofondare in una spirale diabolica di eventi senza fine. Di certo c’è che quella scelta sta segnando il presente ed il futuro di un’intera comunità.
Andrea Pezzuto Redazione |