BRINDISI – Il coordinatore delle associazioni Antiracket – Antimafia Paride Margheriti intende fare alcune precisazioni in merito – scrive – “ai presunti fatti che hanno coinvolto l’Associazione Antiracket Puglia, già Associazione Antiracket Salento che ha portato all’arresto di esponenti della sopra citata associazione. Tengo a specificare che l’Associazione in questione e la stessa Presidente, pur operando nello stesso settore, è ben diversa e da tenere distinta da quella presieduta dallo scrivente. L’Associazione Antiracket Puglia, già Antiracket Salento, aveva sede nella città di Lecce dove operava prevalentemente, con sportelli operativi di cui uno a Brindisi. Non è mia intenzione entrare in merito ai fatti e confido nell’opera degli inquirenti e della magistratura, ma reputo doverosa questa precisazione per non creare equivoci e per tutelare i tanti volontari sia di questa associazione che di tante altre che operano concretamente nel territorio credendo in ciò che fanno, senza mai avere ricevuto soldi pubblici, e che, investono tempo e denaro propri per veicolare i messaggi antiracket e in generale per la legalità. Da sempre ho condannato il professionismo dell’antimafia sociale e l’ “antimafia spa”, questo lo dico sia da Presidente della mia associazione che da vittima: l’improvvisazione e la apparente sensibilità al problema da parte di veri e propri “sciacalli” non deve distruggere chi è vittima dell’illegalità. Episodi siffatti sono un’offesa per le vittime delle mafie, del racket e dell’usura e prestano il fianco alle stesse mafie: il rischio è che si generi sfiducia ma non possiamo far passare l’idea che questa sia la regola, anzi , va dato il merito ai tanti giovani, uomini e donne che in tante associazioni, onestamente e coraggiosamente, si impegnano ad aiutare chi è in difficoltà”.