LECCE – E’ scaduto il 12 giugno il bando indetto dal Comune di Brindisi per reperire soggetti che possano contribuire alla composizione del cartellone dell’estate brindisina. Nulla trapela dagli uffici comunali, alle prese anche con la probabile rimodulazione delle somme da investire nel cartellone.
Nel frattempo, nella vicina Lecce, il Comune ha reso noto il calendario degli eventi (ben 40). Tutti i contenitori che li ospiteranno saranno messi a disposizione gratuitamente: in particolare sono stati individuati l’Anfiteatro, il Teatro romano, il Must, il Chiostro dei Teatini e Piazza Libertini. Tra gli appuntamenti clou vanno annoverati i concerti di Francesco Gabbani, Fiorella Mannoia, Mario Biondi, Fabrizio Moro, Daniele Silvestri e Coez.
E’ bene precisare che tali spettacoli saranno a spese dei privati, mentre l’Amministrazione comunale leccese garantirà solo l’occupazione gratuita del suolo.
Brindisi, di converso, paga lo scotto di uno scarso attivismo dei privati, che salvo rare eccezioni rappresentate ad esempio dal Vinibus Terrae e dall’evento di motonautica (che comunque usufruiscono del contributo comunale), non si cimentano nell’organizzazione di concerti e spettacoli; l’ultimo grande concerto organizzato da privati è stato quello di Jovanotti nella location d’eccezione di Sant’Apollinare, un piazzale il cui enorme potenziale è stato sfruttato appieno solo nel corso della venuta del Papa (e del concerto appena ricordato).
Purtroppo, con la crisi economica che attraversano gli enti pubblici ed il Comune di Brindisi in particolare, non è pensabile di ripercorrere ciò che è avvenuto fino a pochi anni addietro, quando l’Ente comunale, a proprie spese, faceva arrivare in città cantanti del calibro di Gloria Gaynor, Fedez, e via dicendo.
Proprio come accade a Lecce, il Comune può invece fungere da facilitatore: in questa direzione andava il nuovo Regolamento comunale sull’occupazione del suolo pubblico partorito dall’Amministrazione Carluccio, il quale prevedeva l’abbattimento fino all’80% della Tosap per eventi di particolare rilievo culturale e turistico. L’iter dello stesso, però, è stato interrotto dalla fine prematura della consiliatura.
Insomma, ancora per un’estate i brindisini saranno costretti a ricercare momenti di svago lontano dalla loro città: un vero peccato dal momento che Brindisi ha dimostrato di avere le carte in regola per assurgere a un punto di riferimento nel territorio salentino.
Andrea Pezzuto Redazione |