Fermo restando la gradita sensibilità del Consigliere regionale Gianluca Bozzetti, e la fermezza dello stesso nell’affrontare in maniera decisa le problematiche che interessano il territorio brindisino, nella presente formulazione ciò di cui farò riferimento è la questione riguardante il depuratore consortile di Carovigno e la riserva marina di Torre Guaceto.
Le osservazioni rappresentate dallo stesso consigliere in un precedente comunicato, sono riferite, essenzialmente, all’inadempienza dei Comuni di Brindisi e Carovigno nell’adottare in tempo utile gli atti amministrativi di specifica competenza, indispensabili al fine di rendere immediatamente esecutivo il progetto di rifunzionalizzazione e prolungamento della condotta sottomarina esistente in zona Apani di Brindisi.
Ritenuto un intervento di miglioramento ambientale, il programma progettuale dello stesso consiste nella realizzazione di una condotta fognaria che dall’impianto di depurazione consortile di Carovigno, attraverso la rifunzionalizzazione e raccordo di impianti esistenti nel sottosuolo e mediante una condotta sottomarina esistente, confluisce i reflui trattati nel mare Adriatico a circa 3.5 Km. dalla spiaggia di Apani.
Salvo eventuali smentite, sarà pur vero quanto asserito dal Consigliere Bozzetti, ma mi permetto di replicare alla sua dichiarazione con la quale sostiene che “ad oggi il tutto pare ancora essere arenato a causa delle mancanze amministrative da parte dei Comuni di Brindisi e Carovigno”.
Naturalmente la risposta che segue riguarda il Comune di Brindisi poiché delegato politico dell’Assessorato all’Urbanistica e Assetto del Territorio, settore competente alla formulazione dei pertinenti atti amministrativi.
All’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale programmato per il 29 maggio 2017, non più adunato per le note vicende accadute nel precedente venerdì 26, era prevista la discussione della proposta deliberativa n. 35 avente per oggetto “progetto per la rifunzionalizzazione ed il prolungamento della condotta sottomarina esistente in zona Apani di Brindisi”. In tale circostanza, il Consiglio Comunale avrebbe deliberato l’adozione della variante urbanistica (art. 7 della L. R. n. 05/2005), nonché l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio delle aree individuate nel particellare di esproprio facente parte integrante del progetto esecutivo redatto dalla AQP.
Altra evidenza oggettiva che documenta il propositivo contributo alla città e alla cittadinanza.
Giampiero Campo