I malati ed i parenti di ammalati che hanno denunciato le industrie brindisine per i linfomi e le leucemie che hanno colpito loro stessi e i loro congiunti si sono costituiti nella ONLUS “VITE INQUINATE- Comitato per il Diritto alla Salute”.
L’associazione avrà tra i suoi scopi quello di tenere alta l’attenzione sulle malattie da inquinamento, sostenendo quanti ritengono di esserne stati colpiti nel difficile cammino del riconoscimento e del risarcimento.
Alla luce del recente studio epidemiologico pubblicato dalla Regione Puglia all’inquinamento industriale sono riferibili anche molte malattie non tumorali.
VITE INQUINATE farà conoscere le storie di malattie da inquinamento e le porterà all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni pubbliche, politiche d giudiziarie. Uno degli scopi dell’associazione é infatti la costituzione di parte civile nei processi per i reati da inquinamento. Brindisi é sede di un vasta area inquinata per la quale non sono mai state individuate responsabilità né civili né penali e che attende da decenni di essere bonificata. L’associazione aderisce al progetto di ricerca Toxic Bios (biografie tossiche) del Environmental and Humanities Laboratory del Politecnico di Stoccolma. Ora sono proprio le vittime di quell’inquinamento a chiamare a raccolta la popolazione perché le istituzioni preposte escano dall’inerzia.
VITE INQUINATE si occuperà anche di richiedere misure di prevenzione e cura all’altezza della complessa materia delle malattie ambientali includendo tra queste anche quelle da lavoro.
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