SAVA – Nella tarda mattinata di ieri, attorno alle ore 12,00, Giovanni Iurlaro, figlio del sen. Pietro, è stato ferito a colpi di pistola all’inguine.
E’ accaduto mentre il ragazzo, per motivi lavorativi, percorreva una strada provinciale ionica in agro di Sava in compagnia di un collaboratore. E’ stato a questo punto che un uomo lo ha affiancato con una vettura che, dopo aver cercato di buttare fuori strada il mezzo su cui era a bordo, costringeva lo stesso a fermarsi. Alla richiesta di chiarimenti, il conducente del mezzo estraeva una pistola ed esplodeva alcuni colpi all’indirizzo di Iurlaro, raggiungendolo da due proiettili all’altezza dell’inguine. La vittima ed il suo collaboratore hanno chiesto aiuto ai carabinieri e contestualmente si sono rimessi in marcia. Sono stati gli stessi militari a condurre Iurlaro presso l’ospedale Giannuzzi di Manduria. I due proiettili, probabilmente calibro 22, sono entrati ed usciti dal corpo, non ledendo organi vitali e rassicurando sulle condizioni del giovane che, probabilmente, già stamattina potrà fare rientro a casa. I carabinieri hanno già identificato, fermato ed arrestato il presunto autore del gesto. Dalla dinamica ricostruita sulla base delle testimonianze della vittima e del suo collaboratore, testimone oculare dei fatti, e dalle risultanze investigative dei militari, sembrerebbe che i motivi, futili, risalgano a qualche giorno prima, quando, all’interno di una stazione di servizio, l’autore del gesto, intento a giocare con una slot machine, sarebbe stato infastidito dal vociare di Iurlaro, che si trovava all’interno dell’area in compagnia di un altro collaboratore. Da qui, sempre secondo la ricostruzione, il sentimento di “vendetta”. L’autore del gesto, un commerciante 63enne di Sava, arrestato dai carabinieri, avrebbe confermato i futili motivi per poi, già nel pomeriggio, essere condotto nel carcere di Taranto a disposizione dell’autorità giudiziaria.