In arrivo 19 milioni per la valorizzazione dei capannoni ex Saca. Si lavora per reperire privati interessati

comune brindisi

BRINDISI – Con le delibere 72 e 73 del 2017 il Cipe modula ed assegna le risorse messe a disposizione all’interno del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie. Il che significa che Brindisi, nonostante il Comune non abbia ancora ricevuto la comunicazione ufficiale, beneficerà di circa 19 milioni di euro. Molto del merito, in verità, è da attribuire al Governo (ed anche il lavoro dei parlamentari brindisini pare sia stato importante), perché i due progetti presentati dal Comune di Brindisi, aventi ad oggetto la ristrutturazione ed il riuso dei capannoni ex Saca attigui al Parco del Cillarese, si sono piazzati nelle retrovie della classifica nazionale. Nonostante ciò, però, il Governo, avendo deciso di finanziare praticamente tutti i progetti ammessi, consentirà anche alla città di Brindisi di disporre di queste preziose risorse.

I due progetti in questione, uno presentato durante l’amministrazione Consales e l’altro durante quella capeggiata dalla Carluccio, prevedono le seguenti attività: nel primo si è pensato ad una officina per servizi socio-educativi urbani (2 mln di euro il valore dell’intervento); nel secondo, invece, ad un centro per l’autismo (17 milioni la somma prevista in questo caso). A corredo di questi progetti c’è poi quello riguardante un polo per la Dieta Mediterranea.

Tuttavia, molti ricorderanno il fiume di polemiche scorso qualche mese addietro: le ragioni, poi risultate parzialmente corroborate dal piazzamento dei progetti, ineriscono vari aspetti, quali quelle legate al vincolo idrogeolico dell’area interessata, il quale, stando al parere preliminare fornito dall’Autorità di Bacino, dovrebbe però essere stato momentaneamente superato; la priorità da dare ad altre zone più disagiate; la candidatura dei progetti senza che venisse individuato a monte un soggetto che possa garantirne la gestione economico-finanziaria.

Tutte queste eccezioni, da ritenere condivisibili per certi aspetti, devono adesso fare spazio ad un attivismo della struttura comunale e della comunità tutta, in modo che tali finanziamenti vengano comunque sfruttati al meglio. Ed a tal proposito, la gestione commissariale sta lavorando alacremente per porre rimedio ad una situazione – secondo molti – gestita precedentemente con un po’ di confusione.

Entro l’anno, comunque, dovrebbe avvenire la stipula della sottoscrizione della convenzione tra Governo e Comune, dopodiché la città potrà beneficiare di dette risorse, le quali dovranno necessariamente garantire risvolti positivi importanti – sia a livello sociale che economico – ad un’area che al momento si presenta come una cattedrale nel deserto.

Andrea Pezzuto
Redazione

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