Leggo in questi giorni un susseguirsi di comunicati, palesemente pilotati, che fa trasparire un vecchio modo di fare politica, che non mi appartiene, e mai mi apparterrà. Mio malgrado, mi trovo costretto a rispondere in modo da chiarire, là dove ve ne fosse bisogno, la posizione del Circolo PD di Latiano, che, in realtà, non è mai stata in discussione. Ci siamo sempre collocati all’opposizione dell’amministrazione Maiorano, come già ribadito più volte in diversi articoli pubblicati sulla stampa. Non voglio elencare l’attività svolta in questi, quasi due anni, del mio mandato di Segretario, per non annoiare, e non auto referenziarmi, credo non sia il caso. Sono comunque disponibile a confrontarmi personalmente con gli autori dei comunicati. Comunicati pieni di falsità forvianti, che partono dallo svolgimento del congresso. Tutto è stato svolto secondo statuto. La citata “votazione alla bulgara”, in realtà si chiama “Congresso Unitario”, previsto dallo statuto, nel momento in cui vi è un solo candidato Segretario. Per quanto mi riguarda, se si tratta di una riconferma, denota che il percorso fatto nel primo mandato, è stato apprezzato. Al Sig. Madama è stata data la possibilità dal presidente di seggio, di poter votare vista l’età, anche se i seggi non erano ancora aperti. La sala ha avuto dei momenti con una notevole partecipazione, e si è aperto un interessante dibattito politico. Riguardo il “silenzio assordante”, se il 70% degli iscritti, è venuto a votare, così silenzioso non lo è stato. E fin qui, onestamente, visto il livello, non avrei neanche risposto. Ma le affermazioni che ritengo estremamente gravi sono quelle che sostengono, che il Circolo di Latiano sia “ridotto ad una casta, composto di poche famiglie”. Questo è inaccettabile, estremamente offensivo, alla luce della linea politica data fin dalla nascita del rinnovato circolo, che ha voluto un circolo estremamente “inclusivo”, composto da varie anime e correnti, e che ha ritenuto, è ritiene che la pluralità sia un valore aggiunto di estrema importanza per poter esplicare sul territorio la migliore azione politica. Pertanto, rimando queste affermazioni al mittente con estrema determinazione, probabilmente è, la loro visione di partito, che non appartiene a me, ed a tutto il gruppo dirigente che in questi anni ha lavorato al mio fianco, affinché il circolo desse un segnale di estrema apertura verso chiunque, con ideologie di sinistra, volesse partecipare alla vita politica attiva del nostro paese. Chiuso il capitolo delle beghe da bar, inviterei invece ad una riflessione ben più elevata, che riguarda lo stato della politica in questo momento storico. Nella nostra provincia, si andrà a votare in ben sette comuni, alcuni per lo scioglimento del Consiglio Comunale, altri perché la maggioranza di governo non aveva più i numeri, solo uno, Sandonaci, andrà a scadenza naturale del mandato. Questo è il dato rilevante. Perché oggi le maggioranze non tengono, perché la politica è assente da molti contesti. Forse non è più volta a svolgere il proprio mandato nell’interesse esclusivo della collettività? Situazione non molto diversa a Latiano, dove la maggioranza è tenuta in piedi da due consiglieri non eletti, che nonostante gli slogan elettorali, ricordo ancora “chi è uscito dalla porta, non entrerà dalla finestra”, ha mostrato un’incoerenza politica, a dir poco offensiva nei confronti dei cittadini. Mi chiedo, dov’è finito il programma elettorale del Sindaco Maiorano, ed ancora, come fanno i consiglieri eletti a sopportare il peso di tale incoerenza. Su una cosa, gli autori dei comunicati mi trovano d’accordo, la mancanza assoluta di dialettica politica, d’altronde ne ho già parlato in varie sedi, non ultimo proprio il Congresso Cittadino. In questi anni abbiamo più volte chiesto sulla stampa spiegazioni in merito al loro operato, l’ultimo in ordine di tempo riguardava l’assegnazione dei locali dell’ex biblioteca, ma ne in questa, come altre occasioni vi è stata risposta. Vorrei ricordare a chi oggi amministra, che rispondere, non è dovuto al Partito Democratico che pone il quesito, ma è una questione di rispetto nei confronti dei cittadini, che si troveranno a valutare il vostro operato. Probabilmente, vista l’improvvisazione, ed il dilettantismo che imperversa in questa amministrazione, sia meglio evitare scontri pubblici che possono realmente informare la cittadinanza. D’altronde, assistiamo oramai, a Consigli Comunali improvvisati, dove i Consiglieri aggiungono nuove posizioni durante lo svolgimento dei lavori, come se fossero in una semplice riunione di maggioranza. Ed ancora, avete destinato la Caserma dei Carabinieri, su un immobile oggetto di finanziamenti pubblici, con destinazione d’uso diversa dalla vostra assegnazione, mi chiedo, la Regione darà mai parere favorevole? Oppure siete in grado di restituire le somme del finanziamento. Ma imperterriti, avete chiesto un mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti per poter edificare la recinzione, ancor prima del parere della Regione. Sono questi i temi su cui confrontarsi, su questo si deve costruire un nuovo modo di fare ed interpretare la politica, e non le beghe da bar, che non fanno altro che alimentare lo strappo oramai palese tra cittadini e politica. Ritornando ai comunicati, sono estremamente d’accordo che vi debbano essere nuove piantine che crescono, d’altronde è dal primo mandato che insieme al gruppo dirigente abbiamo improntato la nostra attività politica sulla formazione di nuove e giovani figure, ma con il vostro modus operandi, cresceranno distorte.
Vincenzo Francioso
Segretario Circolo PD di Latiano
Componente Segreteria PD Provinciale